Mozione 5 Stelle per l’affitto concordato: niente da fare

CENTRO – Niente da fare per la mozione sull’affitto concordato presentato dal Movimento 5 Stelle. mozione per introdurre a Trofarello quelle agevolazioni previste dalla legge nel caso di canone di affitto concordato. Il consiglio ha bocciato la mozione. «Questa maggioranza non riesce mai a stupirci, arriva come di consueto il solito NO a qualsiasi proposta del Movimento 5 Stelle.
Per assurdo anche quando si è tutti d’accordo. Un NO di principio – esordisce così Anna Friscia – La questione era molto semplice e cioè abbiamo chiesto al comune di farsi parte attiva per consentire ai cittadini trofarellesi di ottenere il massimo vantaggio fiscale da una normativa già in vigore.
Dal 2016 la legge nazionale (n.208/2015) prevede che per gli immobili locati a canone concordato (definiti dalla legge 431 del 1998) i tributi Imu e Tasi si determineranno applicando l’aliquota stabilita dal Comune nella misura ridotta al 75% per cento – spiegano Anna Friscia  e  Fabio Bianco – Crediamo sia compito di un’amministrazione favorire la piena attuazione sul nostro territorio della legge che prevede una sostanziosa riduzione dell’imu e della tasi nel caso di locazione a canone concordato senza costringere gli interessati a rivolgersi ai comuni limitrofi, vagare per gli uffici in cerca di supporto e trovarsi eventualmente pure oggetto di lunghe contestazioni tributarie. Una opportunità che poteva essere offerta ai cittadini a costo zero e semplicemente chiedendo ai comuni vicini dove è stato fatto. Prendiamo atto che sul tema non c’è nessun interesse da parte della maggioranza. Con la nostra mozione si richiedeva alla giunta di modificare l’attuale regolamento IMU e TASI per introdurre le agevolazioni previsti dalle legge. Se fosse stata accolta chiunque avesse avuto un appartamento in affitto poteva decidere di ridurre il canone al proprio affittuario entro una soglia».
Gian Franco Visca è categorico: «Abbiamo bocciato la mozione per buoni motivi. Viene accettato e dato ciò che è dovuto per legge. Abbiamo anche chiesto ai sindacati dei proprietari ed inquilini che sono caduti dal pero. Abbiamo formalizzato questa richiesta di informazioni in modo che ci diano una risposta scritta».

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