La Lega Nord di Bruno prende le distanze dalla Prefettura

Bruno piccola

L’assessore Trofarellese Bruno CARMELO segretario di Circoscrizione della Lega Nord di Trofarello

Comunicato stampa scritto a quattro mani dal segretario di Circoscrizione della Lega Nord di Trofarello Bruno Carmelo e dal segretario di Sezione Giacomo Cauda sulla questione dei migranti a Trofarello: una trentina di cittadini richiedenti ospitalità che la Prefettura potrebbe collocare in città. «Il governo continua subdolamente a spalmare sul territorio migliaia di immigrati, senza nemmeno avvertire gli amministratori locali. Di fatto, con questo sistema di imposizioni dall’alto l’esecutivo, attraverso le Prefetture, scarica tutti i problemi legati all’immigrazione sui Comuni in modo inaccettabile». E’ il commento a caldo del segretario di Circoscrizione della Lega Nord di Trofarello Bruno Carmelo e del segretario di Sezione Giacomo Cauda. Comunicato scritto a quattro mani per puntualizzare sulla situazione degli immigrati che dovrebbero arrivare a Trofarello secondo le intenzioni della Prefettura.  «I rifugiati sono nostre sorelle e fratelli, gli irregolari NO. Prima occorre pensare a Trofarellesi e agli Italiani in difficoltà. I migranti, che in realtà per la maggior parte non risultano profughi, semmai vanno aiutati a casa loro. Il Commissario Ue per le Migrazioni e gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, a inizio dicembre 2016 ha confermato ciò che, alla luce dei fatti, la Lega sostiene da tempo. Ossia che i migranti che arrivano in Italia e in Europa, attraverso il Mediterraneo Centrale, sono per l’85% irregolari e solo per il 15% risultano profughi di guerra o rifugiati perché perseguitati per ragioni politiche, religiose o discriminatorie di vario genere. A quei primi cittadini italiani che decidono di aderire, come per esempio abbiamo letto nelle scorse settimane il Sindaco di Cambiano nostro confinante – spiega il Segretario di sezione della Lega Nord Trofarello Giacomo Cauda – vorremmo replicare che non appaiono sindaci d’Italia e degli italiani, ma dei poteri forti e delle coop bianche e rosse. Altro che solidarietà. I veri profughi sono nostre sorelle e fratelli, gli altri NO. Nel senso che prima occorre aiutare gli Italiani». Continua Bruno: «Troppo spesso si focalizza l’attenzione per la solidarietà ai migranti, quando in giro per il Paese si riscontrano migliaia di situazioni drammatiche di povertà fra italiani, come l’ultima illustrata poche settimane fa dalla Caritas di Torino, dove diverse famiglie Italiane sono costrette a dormire per strada mentre i migranti sono in hotel o nei centri di accoglienza con vitto, alloggio, mancetta e wifi gratis – continuano Bruno e Cauda – L’attuale stato di crisi, dovuta al disastro dei governi di centrosinistra, non consente più di sopportare economicamente l’immigrazione senza controlli e l’accoglienza indiscriminata. Invero, non è più solo una questione di sicurezza e di pericoli sanitari. Anche se, peraltro, i fatti dimostrano che molti migranti sono già dei delinquenti che approfittano dell’incertezza della pena e delle maglie larghe della Giustizia italiana, oppure finiscono per diventare preziosa manovalanza per la malavita organizzata o comune. Che i Prefetti siano meri esecutori del volere del governo – concludono i due leghisti – o colpevoli quanto quest’ultimo della pessima gestione dell’accoglienza poco importa. A loro abbiamo chiesto dati specifici sulle presenze, perché ci preme poter fornire ai cittadini di Trofarello un quadro preciso del fenomeno».

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