Il Rifugio Trofarello del Col del Mulo risorge grazie alla Regione Piemonte

CENTRO - Un investimento complessivo di 183mila 500 euro per riportare agli antichi splendori il “rifugio trofarello”. Il  20 settembre è stata pubblicata sull’albo pretorio elettronico del comune di Castelmagno l’esito della gara d’appalto per la sistemazione del rifugio che per trent’anni è stato gestito dalla parrocchia di Trofarello nel periodo estivo e che è stato chiuso cinque anni fa. I lavori sono stati affidati al Raggruppamento Temporaneo di aziende composto  dall’Impresa edile Tallone Marco e dalla Centalferro snc di Oliveri Ivo e c. Il progetto è stato redatto, già nel 2016, dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti “ATP PAULONIA”, costituito dall’arch. Paolo Ferrero, dall’ingegner Antonio Ingegneri ed il geologo Eraldo Viada. La riqualificazione sarà realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte che coprirà il 90 per cento dell’investimento, nell’ottica della valorizzazione del turismo montano. Nel progetto vi sono la sostituzione dei tiranti in acciaio, rimpiazzati con putrelle arquate che sosterranno tutto l’edificio ed un aumento delle finestre con la totale coibentazione del rifugio. Prevista la realizzazione di 14 posti letto, una cucina ed una sala pranzo nuova ed il rifacimento dell’impianto elettrico e sanitario idraulico. La struttura dovrebbe essere terminata entro il 2019. Il comune di Castelmagno conta poi di  affidarne la gestione a privati. Il rifugio Trofarello, che per i trofarellesi voleva dire campi estivi al Col del Mulo, è stato attivo per anni con la gestione affidata alla parrocchia trofarellese. Un’avventura intrapresa negli anni fine settanta, inizio ottanta dall’allora viceparroco di Trofarello don Attilio Boniforte, portata avanti poi dai suoi successori, prima in una vecchia baita in cemento e poi nell’attuale rifugio in legno e lamiera.

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