Mantoani smorza la polemica sulla lodopatia

CENTRO - Presa di posizione e chiarimento in merito al comunicato stampa di Proposta sulla questione della ludopatia, che è stato pubblicato da Città la settimana scorsa.
A chiarire la posizione del gruppo di opposizione è direttamente l’autore del comunicato Gianluca Mantoani che si affida nuovamente ad un documento scritto per fare chiarezza sulla questione, ma che non parla a nome del gruppo. «Emilia Tiso, consigliere comunale e capogruppo di Proposta, mi ha comunicato che il sindaco le ha chiesto di rettificare le affermazioni contenute nel comunicato apparso, a nome del Gruppo Proposta, sullo scorso numero di questo giornale e che, a suo dire (del sindaco), farebbe intendere una nostra accusa verso di lui di avere manipolato il verbale della Commissione Sociale del 12/9/2017 – scrive Mantoani – In assenza di tale rettifica egli (il sindaco) sarebbe pronto a querelare Tiso stessa, in qualità di capogruppo.
Ho redatto io quell’articolo, come molti altri documenti di Proposta, e non sono certo abituato a nascondermi.
Ero presente a quella commissione consigliare e ricordo bene la discussione. D’altra parte può benissimo essere possibile che qualche parola detta dal sindaco mi sia sfuggita. Non penso e non volevo dire assolutamente che il verbale sia stato contraffatto ma, piuttosto, che l’impegno preso dal sindaco di approvare a novembre un’ordinanza limitativa degli orari di funzionamento delle slot-machine fosse netta e non vi fosse nessuna condizione.
Come ripeto, se non ho sentito qualche parola, poi riportata sul verbale, mi dispiace. La cosa importante era l’argomento in discussione, l’impegno preso dal sindaco, che è il sindaco di noi tutti (compresi coloro che hanno problemi di ludopatia), di intervenire in materia a tutela dei suoi concittadini – conclude Mantoani – Su argomenti di questo tipo è importante la nettezza delle scelte e l’unità di tutti. Nessuna polemica, quindi, e l’impegno chiaro a combattere il gioco d’azzardo e ad aiutare chi ne è coinvolto».

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