Bilancio del presepe meccanico: record di presenze

CENTRO – Un bilancio che non può che essere positivo quello che fa il presidente dell’associazione Trofarello, paese dei presepi, Francesco Ferrando sull’edizione 2017 del presepe meccanico. «Abbiamo avuto un riscontro non solo a livello locale ma anche a livello provinciale ed anche più. Abbiamo avuto anche la visita di numerosi presepisti che girano per la regione che hanno apprezzato il nostro lavoro. Non ultima una delegazione del presepe meccanico storico dell’Annunziata di Torino che è venuta e ci ha proposto di fare con loro una sorta di associazione per uno scambio di idee e per arricchire le nostre conoscenze e possibilità – esordisce Ferrando – Abbiamo accettato l’offerta di collaborare per far crescere ulteriormente il presepe di Trofarello nel prossimo futuro. La soddisfazione è anche data dal fatto che il presepe è stato visitato da tutte le classi delle scuola di Trofarello. Noi siamo così presi da questo presepe che stiamo lavorando già alla prossima edizione. Abbiamo già preso spunto e iniziato facendo alcune bozze per poterlo rinnovare ulteriormente. La possibilità di tenere il presepe all’interno della chiesa di San Giuseppe, senza smontarlo completamente ci permette di rivoluzionare la pianta del progetto in tempi lunghi e non riducendoci alle ultime settimane. Molto successo ha avuto la ricostruzione di Trofarello del 1900. è stata richiesta moltissimo la narrazione della storia di questo scorcio di paesaggio di quel tempo che il nostro amico Guido Pennacini ha continuato a ripetere a gruppi di persone. Mi auguro che questo modellino della Trofarello del 1900 possa trovare spazio ed ospitalità all’interno di un locale comunale accessibile e visibile al pubblico. La nostra associazione lo offrirebbe al comune purché abbia una visibilità adeguata. Mi auguro che questo appello venga recepito dall’amministrazione comunale. Il lavoro, un anno di fatiche, verrebbe altrimenti accantonato e poi magari dismesso». Un ultimo appello? «Ci piacerebbe mantenere la tradizione introducendo nell’associazione la presenza di giovani. Li invitiamo a partecipare».

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