CENTRO – Un libro per ricordare Aldo Moro e la sua scorta. Un libro che narra la storia del rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana, in occasione dei 40 anni della sua scomparsa. Autore del libro, “Il caso Moro, una battaglia persa di una guerra vinta”, è il trofarellese Gianni Oliva, che un mese fa ha dato alle stampe con la stessa casa editrice, “Edizioni del Capricorno”, “Torino anni di piombo” dedicato al momento più insanguinato della storia italiana del dopoguerra. «Il 16 marzo 1978 in via Fani a Roma il Commando delle Brigate Rosse, composto da almeno nove persone, blocca le auto che trasportano Aldo Moro e la scorta che prosegue, uccide cinque uomini incaricati della scorta e rapisce lo statista.
L’azione, la cui preparazione è durata cinque mesi, è fulminea. Alle 9.05 Moro è nelle mani dei brigatisti – spiega Oliva – 
Inizia uno dei periodi più duri controversi e decisivi nella storia della Repubblica, un dramma spietato che si concluderà il 9 maggio con il ritrovamento del corpo di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 invia Caetani». Il libro di Gianni Oliva, un libro rigoroso ma di grande forza narrativa ed emotiva, scritto per i tanti che di Moro conoscono solo il nome ed il destino, ma non ricordano i fatti ed il contesto. Il libro è anche per quelli che di Moro non sanno quasi nulla, perché nati dopo e formati da una scuola in qui la storia antica è più in onore di quella contemporanea. Un libro di divulgazione scientifica, con lo straordinario apparato iconografico capace di ricreare l’atmosfera che parole raccontano. Storico del novecento si occupa da anni degli argomenti più controversi e significativi della storia recente pubblicati da diversi editori. Giornalista pubblicista e storico, la scrittura è l’impegno più forte. Preside di liceo e docente universitario, ed ex-assessore alla Cultura della Regione Piemonte.
