Il comitato 10 marzo interviene sull’arresto del sindaco di Riace, Domenico Lucano

CENTRO - Il Gruppo 10 marzo si mobilita per esprimere il proprio pensiero sull’arresto di Domenico Lucano, sindaco di Riace, manifestando sostegno al progetto di inclusione ed integrazione realizzato nella città calabrese «senza tornaconto personale, ma solo in difesa dei diritti dell’uomo e del cittadino – spiegano i firmatari della lettera di solidarietà – Domenico Lucano è sindaco di Riace, città della Calabria, terra dove convivono realtà di conquistata pace sociale, di narcotraffico e di corruzione criminale.
In questo contesto il sindaco ha reso virtuosa l’accoglienza, impedendo che esseri umani finissero nel limbo della clandestinità e costruendo modelli di integrazione esemplari, tanto da essere riconosciuti a livello internazionale. Il Gruppo 10 marzo sollecita per questo tutte le forze politiche affinchè, in Parlamento, venga abolito il reato di integrazione e di solidarietà ed esprime la più ampia solidarietà al sindaco di Riace e a quanti stanno ora battendosi, anche con atti di disobbedienza civile in difesa dei diritti, della pace sociale.
Esprimiamo con forza il nostro “no” al razzismo usato come arma di distrazione di massa». La lettera porta le firme di Alberto Bronzino, Leonardo Castiglione, Erica Castiglione, Marco Cavaletto, Adriana Cortassa, Dario Dalmasso, Enza Dardanelli, Luca Eandi, Federica Flores, Nadia Gecchele, Stellina Gecchele, Carmelita Laganà, Paola Paniè, Arminio Penno, Tania Quercia, Rita Ritossa, Davide Roccati, Arianna Ruggieri, Giovanni Ruggieri, Emilia Tiso, Fiorenza Toaldo, Luigi Zenatti.

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