In pensione il principe dei giocattoli trofarellesi

CENTRO – L’uomo dei giocattoli va in pensione e chiude la sua bottega. Franco Pignatta, classe 1953, 65 anni, in pensione dal 1° luglio, sta per chiudere bimbolandia e smette di distribuire giocattoli, cosa che fa da 20 anni. «Io sono nato a Trofarello il 29 maggio del ‘53. Sono trofarellese da generazioni.
Con grande rammarico, esaurite le scorte, abbasserò la serranda di Bimbolandia. Ho fatto un lavoro che mi è piaciuto tantissimo. L’unico rammarico è stato quello di chiudere e di non poter vendere l’attività in modo da non lasciare Trofarello senza l’unico negozio di giocattoli. Prima ero impiegato in ufficio presso la Pollo Vecchio Piemonte di via Sabbioni. Per 20 anni sono stato davanti ad un computer ad occuparmi di contabilità. Poi questa ditta ha chiuso. Ci siamo trovati su due piedi a cercare una alternativa. Insieme ad una collega ho preso Bimbolandia, rilevando dal precedente proprietario. Il negozio prima si chiamava “La gioia dei bimbi”. Con questa cugina avevamo frequentato le elementari e le medie assieme. Abbiamo rilevato questa ditta con molta paura, perchè se è vero che ero nel commercio, comunque mi occupavo di contabilità. Ma una attività così, che richiedesse un rapporto con il pubblico, era cosa completamente diversa. La mia preoccupazione più grande era fare i pacchetti regalo perché non li avevo mai fatti e non sapevo da dove iniziare. Poi poco per volta ho imparato. Dopo quattro anni la mia socia ha scelto un’altra strada e Bimbolandia si è trasformata in una ditta individuale. L’ingresso nell’euro mi ha mandato un po’ in crisi ma comunque mi sono sempre barcamenato». La più grande soddisfazione? «Trovare per strada ragazzi che mi salutano che io non conosco perché io sono rimasto lo stesso fisicamente mentre loro, crescendo, hanno cambiato fisionomia. Il fatto che mi salutino è una cosa buona: vuol dire che ho lasciato un bel ricordo». Una cosa che l’ha colpita nel suo lavoro? «A volte i bambini vengono pilotati dai nonni o dai genitori perché spesso tornano bambini loro stessi e raccontano della loro infanzia. Ringrazio la clientela che è stata molto affezionata ed è sempre tornata a comprare nel corso di questi anni».
«Abbiamo trascorso una bella infanzia -commenta la figlia Simona – Era molto bello quando andavamo in magazzino a prendere i giocattoli per i bambini. Facevo un po’ da test per mio papà che sceglieva i giochi per il negozio in base ai miei desideri e gusti personali di bambina».

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