Valle Sauglio si stringe a coorte per difendere la “Cardinal Massaja”

VALLESAUGLIO – La frazione di Valle Sauglio si mobilità per difendere l’ultimo dei baluardi dello stato nella piccola comunità che per cui sembrerebbe certa la chiusura per un accorpamento ritenuto necessario con le sezioni della scuola La Pace. «L’intera borgata di Valle Sauglio, sollecitata da un gruppo di genitori, si sta attivando per difendere la Scuola “Cardinal Massaja” – esordiscono i portavoce del gruppo spontaneo di cittadini – Sembra infatti che la vogliano chiudere nel momento in cui saranno ultimati i lavori di ristrutturazione presso “La Pace” di Trofarello, trasferendo i bambini della Primavera e dell’Infanzia per creare un unico plesso con la presenza di oltre 200 bambini.
Non si tratta semplicemente di una chiusura volta alla razionalizzazione dei costi, ma di una vera e propria rottura con il passato e con la storia della comunità valsaugliese». I genitori iniziano a raccontare la storia ed i valori di questa antica istituzione: «Nel 1877 alcuni benefattori di Valle Sauglio hanno istituito una Scuola per l’Infanzia, creando un’Opera Pia, il cui patrimonio, nel 1992, è stato trasferito al Comune di Trofarello, con il vincolo della destinazione dei beni e delle relative rendite a fini di assistenza sociale, e in particolare: “si stabiliva di cedere in uso al Comune di Trofarello i locali di proprietà dell’Ente per il raggiungimento degli scopi statutari, e cioè per la gestione di una sezione di Scuola Materna nella frazione di Valle Sauglio”.
Negli anni questa realtà si è sempre più sviluppata, ed è diventata una struttura di eccellenza di cui molti genitori vorrebbero usufruire, seppur non sia mai possibile soddisfare tutte le domande che annualmente vengono presentate.
Esiste una bellissima pubblicazione fatta con il patrocinio del Comune di Trofarello, “Dov’è il futuro? – Esperienze didattiche nella scuola dell’infanzia di Valle Sauglio”, Collana Monografica FIAF, che racconta tramite testi ma soprattutto immagini quello che si vive all’interno della scuola.
“La scuola si presenta come una sorta di palestra progettata con lo scopo di insegnare l’alfabeto delle emozioni. E allora via… indaffarati a pigiare con i piedini nudi gli acini della Freisa in fantasiose tinozze, (…) rimanere estasiati davanti alla schiusa delle uova e alla nascita dei pulcini, (…) con le mani impiastricciate di lievito e farina per imparare a fare il pane, (…) intenti a costruire le mangiatoie per gli uccellini e fornirle del becchime necessario per sfamarli (…). In questo contesto, anche gli incontri con i nonni della casa di riposo Masera Pajsio rappresentano una fonte di inedite sorprese e di nuovi apprendimenti. Un’esperienza che va al di là del semplice rapporto sociale fra differenti generazioni, e si trasforma in un’opportunità per il recupero della memoria collettiva di antiche tradizioni, tramite la costruzione di una sorta di ponte fra il passato ed il futuro. (…) Poi sicuramente la collaborazione con le famiglie dei bambini, che hanno cucinato, cucito, acquistato materiali per la scuola, supportato, accompagnato (…). La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti dell’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”.
La Scuola Cardinal Massaja è tutto questo, e molto di più… Grazie alla passione e al profondo impegno delle Educatrici della Sezione Primavera e delle Insegnanti della Scuola dell’Infanzia, agli spazi e ai locali di ottima qualità (tra l’altro da poco ristrutturati) che garantiscono il massimo confort ai bambini, oltre che essere particolarmente idonei a stimolare la loro fantasia e creatività (vedasi la cucina, la palestrina interna, l’ampio giardino esterno), al significativo legame che, come detto, questa realtà ha saputo tessere con la borgata – continuano i genitori – Valle Sauglio non può “stare tranquilla” e rimanere in silenzio di fronte alla perdita di una realtà così importante, se non fondamentale, per la vita della borgata; il via vai dei bambini che al mattino arrivano a scuola, i genitori che si incontrano, si fermano a parlare, magari organizzano anche qualche attività insieme e poi vanno a fare un po’ di spesa nei negozi lì vicino o semplicemente a prendere un caffè, gli anziani della Casa di Riposo che aspettano i bambini per condividere con loro qualche ora in allegria e spensieratezza». Ora cosa pensate di fare?
«Invitiamo tutti ad un momento di incontro e confronto che si terrà mercoledì 28 novembre alle ore 18,30 nel salone dell’Oratorio di Valle Sauglio. Le eccellenze non si possono cancellare con un colpo di spugna, ancor di più se hanno una storia alle spalle così importante, i risparmi non si possono fare a discapito del benessere dei bambini, le borgate, soprattutto quelle così vive e partecipi alla vita della comunità, non possono rimanere prive dell’unica presenza “istituzionale” tutt’ora esistente. Insomma, Valle Sauglio non vuole perdere una realtà così importante per la vita della borgata».

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