L’uomo della pioggia fa i conti del 2018

Angelo Pianta

CENTRO – 912 millimetri di pioggia caduti in 109 giorni. è il 2018 l’anno più piovoso degli ultimi tre trascorsi. Torna con la sua raccolta certosina il guardiano della pioggia, il trofarellese Angelo Pianta. Non uno scienziato, non un ricercatore universitario ma un agricoltore che fa dell’acqua un bene essenziale per i suoi campi ed il suo orto. Agricoltore da sempre. Un’attenta raccolta e catalogazione di dati che ormai dura da tre anni e che fotografa in modo estremamente preciso i rovesci trofarellesi. Ha raccolto i dati relativi alla quantità e registrato con dovizia e precisione la pioggia e le precipitazioni durante tutto l’anno. Così sfoglia il proprio calendario Angelo Pianta, classe 1943. Dall’alto dei suoi 75 anni, con la baldanza e la lucidità di un giovanotto snocciola i dati delle sue misurazioni. Il vecchio pluviometro che ha rispolverato da una vecchia cassa gli permette di tenere conto di ogni singola goccia di pioggia e rugiada notturna. Così si registra che i mesi più piovosi del 2018 sono stati ottobre con 152 mm di pioggia in 10 giorni, maggio con 146 mm che fa comunque registrare il record per i giorni piovosi, in tutto 24. Segue a ruota il mese di luglio con 131 mm con 11 giorni. Il mese meno piovoso invece è stato dicembre soli 7 mm in due giorni. «Il dato più particolare è certamente quello di maggio con i suoi 24 giorni. Non con quantità eccessive ma comunque con una costante delle precipitazioni. A luglio quasi non ce ne siamo accorti nonostante ci siano stati 131 millimetri. C’è stato proprio a metà luglio un vento caldo che ha annullato le precipitazioni. Il giorno più piovoso dell’anno è stato il 29 ottobre con 52 millimetri. Le precipitazioni atmosferiche per la campagna hanno un peso a partire dai 10 millimetri. Quest’anno non ci sono stati grandi rovesci. Questo significa che l’acqua piovuta dal cielo ha svolto sempre la sua funzione di irrigare i campi e gli orti. I rovesci violenti non danno il tempo al terreno di assorbire l’acqua. è stato un anno di discrete precipitazioni con 109 giorni di pioggia, contro i 72 del 2016 in cui comunque si è registrata una maggiore quantità in millimetri».
Ma perché fa questa operazione di registrare tutti i valori della pioggia? è un bell’impegno… «Se non si fanno le tabelle poi diventa difficile comparare ed avere una visione d’insieme. è un esercizio che aiuta anche la mia mente. Tengo in movimento il mio cervello e poi è una bella passione. Spero che un giorno qualcuno erediti questo mio hobby. E poi credo sia anche un servizio fornito alla comunità».
Cosa ha comportato questa abbondante precipitazione per l’agricoltura? «Dunque, iniziamo a parlare delle ciliegie. La pioggia di maggio ha provocato danni per molte varietà. Tra maggio e giugno in un mese e mezzo ha piovuto per 31 giorni. Lo stesso primo taglio dell’erba è stato condizionato dalle piogge di maggio. Molti agricoltori hanno aspettato ad effettuare il taglio a giugno. Così come hanno aspettato per la semina del mais. è stata poi effettuata una semina tardiva. Altro aspetto importante è il tempo di luglio. Gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati dalla presenza di area calda a metà mese, che ha praticamente vanificato la pioggia del mese.

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