L’uomo della pioggia fa i conti del 2019 L’anno più piovoso ancora il 2016

Angelo Pianta

CENTRO – 885 millimetri di pioggia in 91 giorni in tutto il 2019. E’ il bilancio di Angelo Pianta, agricoltore settantasettenne che con la pazienza di un certosino raccoglie giorno dopo giorno i risultati delle precipitazioni di tutto l’anno e li registra in un calendario: l’uomo della pioggia. Non uno scienziato, non un ricercatore universitario ma un agricoltore che fa dell’acqua un bene essenziale per i suoi campi ed il suo orto. Agricoltore da sempre, Pianta si dedica alla raccolta e alla catalogazione dei dati delle precipitazioni dal 2016. Ogni mattina alle 8 conta i centimetri delle precipitazioni.
Così sfogliando il proprio calendario Angelo Pianta, classe 1943, con la baldanza e la lucidità di un giovanotto elenca i dati delle sue misurazioni. Il pluviometro che ha rispolverato anni fa da una vecchia cassa gli permette di tenere conto di ogni singola goccia di pioggia. Così emerge che i mesi più piovosi del 2019 sono stati novembre con 217 mm di pioggia in 17 giorni, luglio con 113 mm raccolti in soli 5 giorni ed ottobre con 107 mm in 10 giorni. Il mese più asciutto è stato marzo con un solo giorno di pioggia e 6 mm di precipitazioni. Maggio e novembre sono i mesi più piovosi se si considerano i giorni di pioggia con 15 giorni (74 mm) per maggio e 17 giorni per novembre. A luglio invece in soli 5 giorni sono stati registrati 113 mm di pioggia. Novembre, che è stato il mese più piovoso, ha fatto registrare molti giorni con precipitazioni lente, scarse e scaglionate nel corso del mese. Il 22, 23 e 24 sono state giornate di pioggia ininterrotta. Quali sono i risultati degli anni precedenti? «Nel 2018 ci sono stati 109 giorni di pioggia con 912 mm. Il 2017 ha fatto registrare 511 mm in 71 giorni mentre il 2016 resta l’anno più piovoso con 984 mm in soli 72 giorni. Nel corso dell’anno si sono registrate due trombe d’aria abbastanza importanti. Una a luglio che ha colpito la Corea e l’altra l’11 di agosto che ha interessato la collina. Entrambi i fenomeni hanno fatto registrate moltissimi danni agli alberi e alle colture. In queste due occasioni ha piovuto pochissimo però c’è stata molta grandine e folate di vento molto intenso e forte. I coltivatori ne hanno risentito pesantemente con piante spaccate, serre divelte e tetti scoperchiati». Come mai questa passione per registrare tutte le precipitazioni? «Le tabelle permettono di comparare ed avere una visione d’insieme. è un esercizio che aiuta anche la mia mente. Tengo in movimento il mio cervello. Spero che un giorno qualcuno erediti questo mio hobby. E poi credo sia anche un servizio fornito alla comunità».

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