La Lega di Trofarello accende la polemica sul discorso del presidente Anpi

CENTRO – E’ piena bufera sul discorso di Luca Eandi sul 25 aprile proposto la settimana scorsa su Facebook e diffuso dai canali di Città di Trofarello. I vertici della Lega si inalberano e sparano sul presidente Anpi. «Ancora una volta il Presidente dell’ANPI di Trofarello, Luca Eandi, ci lascia basiti con alcune sue dichiarazioni contenute nel video‐messaggio rilasciato in merito alle celebrazioni del 25 Aprile – esordiscono Valeria Cauda e Luigi Cagnin – Ancora una volta sale in cattedra, detentore di verità assolute, incontestabili, e pronto a puntare il dito e ad esprimere giudizi ed accuse contro chi non la pensa come lui.
Non si è fatto scappare l’occasione di fare per l’ennesima volta politica becera e da bar, carica di finto buonismo, riempiendosi la bocca e nascondendosi dietro la parola “Libertà”. In effetti ha dimostrato come ogni concetto possa essere estremamente relativo; le stesse persone che definisce assassine, fasciste e naziste, sono le stesse a cui vorrebbe togliere ogni diritto di parola, di espressione e di manifestazione: strano modo di esprimere il suo concetto di libertà. Molto probabilmente fa parte di quella (fortunatamente ristretta) cerchia di persone, che obbligano le nostre forze dell’ordine a dover presidiare i cortei di chi manifesta idee diverse dalle loro.
Ed è accaduto anche a Trofarello, durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2016, quando i Carabinieri del gruppo operativo locale sono dovuti intervenire, per allontanare quattro ragazzotti che volevano impedire lo svolgimento di un pacifico ed ordinato comizio del nostro partito: anche loro urlavano “assassini, fascisti, nazisti”.
La libertà di un individuo, vorrei ricordare, finisce dove inizia quella di un altro; non può essere solo di alcuni e deve essere considerata a 360 gradi – continuano Cauda e Cagnin – Che piaccia o meno è il principio della democrazia!

Quella conquistata con tante morti, in una guerra che ha visto cadere “buoni e cattivi” da entrambe le parti della barricata; quella scritta nella nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla libertà di espressione per tutti; quella tanto sbandierata, anche e soprattutto da chi vorrebbe mettere a tacere chi la pensa diversamente!
Una cosa è sicura.
In una giornata come il 25 Aprile, soprattutto come quella di quest’anno, in cui il popolo Italiano è già messo a dura prova sotto molti punti di vista, non ci saremmo mai aspettati di sentire parole di insulto contro chi ha idee diverse, che fomentano la divisione tra le persone e che alimentano la spaccatura sociale.
E’ con i fatti e le proprie azioni che si dimostra l’affezione alla libertà, alla democrazia e ad al proprio popolo, ai propri concittadini. Evidentemente per qualcuno anche questi principi sono relativi e non tutti ne hanno dritto – concludono i due consiglieri comunali della Lega -Viva la Democrazia, viva la libertà di pensiero e quella di opinione».

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