Al via le opere dei giovani trofarellesi sui muri perimetrali dei locali pubblici

CENTRO – Sono i trofarellesi Alessandro Cocco, Alessandro Chiavarini, Lorenzo Lombardini e l’artista di Settimo Riccardo degli Emili, in arte Diese, i vincitori del concorso Trofarello Graffiti che li ha visti da un paio di settimane dipingere sui muri dei locali pubblici della città.
Li abbiamo intervistati per conoscerli meglio.
Lorenzo Lombardini, trofarellese, 19 anni, iscritto all’ultimo anno di finanza e marhketing del liceo Vittorini: «Da molti anni, insieme ad Alessandro, abbiamo la passione per il mondo dei graffiti e di questa forma di arte urbana. L’anno scorso abbiamo letto il bando per la realizzazione del murales di Trofarello e visto che eravamo di Trofarello abbiamo decisop di iscriverci. Abbiamo vinto il concorso ed adesso, siamo qui a fare il murales il cui progetto è stato curato da Alessanro Cocco». Alessandro Chiavarini, 19 anni, liceo artistico. «Mentre Alessandro Cocco si è occupato di realizzare il progetto su carta mentre noi abbiamo piùavuto vovce in capitolo nella realizzazione dell’opera sul muro. Speriamo di poter finire tutto per il prossimo week end».
Alessandro Cocco, trofarellese proveniente da Pecetto: «Lavoro nell’ambito della moda. Sono stato contattato da un paio di amici per la stesura del progetto che stiamo realizzando oggi qui – spiega Cocco – Ho 18 anni e sto frequentando l’istituto moda di Milano. Nasco come interprete d’arte . Vorrei lavorare come grafico ma anche come stilista e fare carriera in questo senso. Nonostante sia difficile».
Parlaci del disegno che state realizzando. «Si tratta di un Omaggio alla città ed in particolare alla maestosità del pianeta. Soprattutto in questo momento in cui dobbiamo preservare e porre rimedio ai problemi dell’ambiente, avendo un occhio attento verso questo obiettivo. Il progetto dovrebbe venire modificato ed al posto del pianeta centrale che la mano racchiude all’interno si vorrebbe disegnare il disegno elicoidale raffigurante il DNA, il filamento come segno di unione tra gli uomini per mettere ancora più in risalto sia il rispetto dell’ambiente sia le violenze che stanno imperversando nel globo terrestre. Spero che questo messaggio arrivi a tutti. La posizione è particolarmente idonea e spero si veda dalla strada permettendo di far vedere il messaggio che abbiamo voluto lanciare».
Cosa pensi di questa iniziativa che ha intrapreso l’amministrazione per coinvolgere i giovani? «Credo che sia una bella cosa. I responsabili del progetto mi hanno spiegato che vorrebbero riproporre questa iniziativa i prossimi anni perché aiuta noi giovani e vale la pena portare avanti questo messaggio per sperimentare e fare arte come stiamo facendo noi in questo momento».
Riccardo degli Emili, artista e designer di Settimo torinese. Non perde occasione per partecipare a bandi per fare graffiti.
«Ho voluto riprendere le tematiche dell’acqua e dell’aria. Mi piaceva anche l’idea che tutto ciò uscisse da un libro e quindi sono partiti da un libro aperto da cui escono delle onde e al centro una balena. Mi piaceva questa idea perché la balena è un mammifero, rappresenta per me la saggezza, è un animale che vive a lungo e poi mi piaceva l’idea che volasse. A sinistra viene rappresentato il cielo con delle mongolfiere che volano».
Sogni per il futuro? «Dipingere muri sempre più grandi. Essere invitato a concorsi sempre più importanti per realizzare opere legate all’arte urbana e ai graffiti».

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