La volpe e il D’Uva – La volpe e le telecamere

Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Pssss….. psssss…. Ehi D’Uva» mi chiama la mia volpe. «Dimmi». Posso avere una videocamera di sorveglianza» mi dice la mia volpe. «Cosa vuoi?» «Mi piacerebbe che tu mi comprassi una telecamera da posizionare in piazza Europa. Come le fototrappole che mettono quando nelle cascine mi accompagno il pasto con qualche gallinella ed i contadini non sanno che pesci pigliare. Possibile che quando si tratta di noi povere volpi si danno tutte un gran da fare e quando qualche imbecille scarabocchia panchine e gradoni appena inaugurati si va alle calende greche per risolvere il problema?.«Dove si va?». «Oh D’Uva ma sei proprio ignorante è latino. Un modo di dire per dire che si sta menando il can per l’aia». “Ma come parli non ti capisco”. Rimprovero la mia volpe. «D’Uva non capisici un cazzo. Hai sentito che hanno già imbrattato i sedili di piazza Europa e qualcuno ha fatto enduro con la bici nel prato appena seminato». “Si ho visto”. «Ecco allora sbrigatevi e cercate di mettere in sicurezza e quando li prenderete metteteli a pulire per un mese i bagni pubblici. Vedrete che la smetteranno di fare gli imbecilli».

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