Disobbedisco e accolgo. Questa sera, 10 marzo, ore 21, la diretta con don Biancalani grazie al Gruppo 10 marzo di Trofarello

C’è un libro che si mantiene sempre vivo ed è sempre sul pezzo. C’è un messaggio che è sempre valido ed è sempre di attualità: il Vangelo. Il Vangelo in cui vi è scritto “Ero straniero e mi avete accolto”. Parte dalle parole di Gesù nel vangelo di Matteo capitolo 25, versetto 35, la riflessione di don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro che questa sera si collegherà con i trofarellesi tramite la piattaforma Zoom e tramite diretta Youtube. Di seguito le coordinate con le password per il collegamento alle ore 21.

https://us02web.zoom.us/j/89885020840?pwd=d1VXbUZEWnRCb0FiOWhqS1B3S0hqUT09
ID riunione: 898 8502 0840
Passcode: 066277

e su YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCrYD52DNwKcRfrZzHUFaS6A

Don Massimo Biancalani racconterà l’intensa esperienza di accoglienza sua e dei tanti volontari che lo seguono. È uno dei primi sacerdoti che ha accolto l’appello di Papa Francesco ad “Aprire le porte ai nostri Fratelli migranti”. Lui quelle porte le ha spalancate ed oggi accoglie più di 200 ragazzi a cui dona sostegno e assistenza nonostante i mille ostacoli, difficoltà, impedimenti burocratici e gestionali, insulti e minacce. Una scelta forte quella di Vicofaro che malgrado tutto Re-Esiste! La sua attività di accoglienza non si è mai interrotta e continua a combattere per la giustizia sociale e contro leggi non giuste attraverso una “disobbedienza civile”, per difendere l’Umanità e il Vangelo. La solidarietà che circonda la parrocchia è più forte di ogni coro diffamatorio, ha il potere di confermare che sono sulla strada giusta e che è importante proseguire. Vicofaro è diventata una scuola di tolleranza, di dialogo, di incontro, di comprensione, ispirata dalla carità e dalla condivisione e lo stare, il vivere, il camminare insieme ha portato preziosità reciproche.

Fautori dell’incontro, introdotto ed animato da Fiorenza Toaldo, sono i volontari del gruppo 10 Marzo. Il 2018, un gruppo di cittadini trofarellesi, in seguito ai drammatici fatti verificatisi a Macerata il 3 febbraio dello stesso anno, organizzava una manifestazione facendo appello a tutti coloro che si riconoscevano nei principi di accoglienza, ospitalità e uguaglianza alla base della nostra civiltà. «In questi tre anni abbiamo creato laboratori, di pane, di cucito, di lingua, feste etniche, momenti di condivisione e convivialità con le famiglie straniere sul territorio che hanno portato preziosità a loro ma soprattutto a noi. Ma siamo andati anche oltre i confini di Trofarello sostenendo a distanza, nel nostro piccolo, le Navi Ong nel Mediterraneo, il paese di Riace, le cooperative agricole calabresi, i Rifugi di Oulx, i campi di Moria in Grecia e di Lipa in Bosnia, costruendo ponti e nuove relazioni perchè crediamo profondamente che non ci si possa girare dall’altra parte in un paese in cui le leggi ostacolano la solidarietà. Quella solidarietà che deve rappresentare un dovere civile e morale prima di tutto, che si contrappone alla deriva, alla disumanizzazione. Oggi, a distanza di tre anni, rinnoviamo il nostro impegno invitando Don Massimo Biancalani a portare nel nostro paese la sua testimonianza».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *