La volpe e Sanremo

Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Votare Ooo, votare oooo
nell’urna riempita di più, e i voti che vanno più, su con me». Ehi volpe cosa stai facendo? «Ciao D’Uva. Mi sto preparando alle elezioni comunali nella settimana di Sanremo». Ahhhh , lo vedo, ma cosa stavi cantando? «Ormai siamo al buono. Presto tutte le forze politiche si butteranno in campagna elettorale e… sai come se la canteranno e se la suoneranno da soli. Io mi porto avanti e, nella settimana di Sanremo inizio a fare la mia personalissima campagna elettorale per la mia discesa in campo. Un sindaco Volpe, contro la caccia alla volpe un canidae a Trofarello. Mi pare di vedere già i titoli dei giornali. Tanto un cane in più o in meno non credo farà la differenza». Maleducata e screanzata, vuoi prenderti una denuncia per diffamazione. «Perché mai? cosa sto dicendo che ti infastidisce tanto? D’Uva sveglia. La politica, da Cicerone in avanti, è sinonimo di incoerenza, vanità e poca lungimiranza». Basta! Non credi nella missione dei politici! «Mmmmmm. Oddio D’Uva, diciamo che credo di più nel Festival della Canzone. Siamo un popolo di cittadini che se la cantano e se la suonano».

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