Il Movimento 5 Stelle contro l’applicazione dell’avanzo

CENTRO – Il Movimento torna sull’argomento dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. «Il Comune di Trofarello si ritrova 908 mila euro di avanzo di amministrazione, soldi non spesi e risparmiati nel 2020, nonostante le diverse necessità del nostro territorio vissute causa Covid nell’ultimo anno – spiega Fabio Bianco – Avendo quasi 1 milione di euro a disposizione credevamo che ci fosse spazio per tutto, in primis per gli aiuti alle attività economiche che hanno subito le chiusure per la pandemia e alle famiglie in difficoltà per la crisi del lavoro. E invece l’amministrazione Visca si presenta con un enorme investimento in loculi cimiteriali, un intervento su una strada e altri piccoli investimenti da poche migliaia di euro tenendo ancora circa 430 mila euro fermi nel cassetto.
Anche parte dell’opposizione ha valutato favorevolmente l’operato della maggioranza: sorprende (anche se ormai non più di tanto) vedere i consiglieri di Proposta affermare che il comune deve essere finanziariamente prudente. Ciò vuole dire non aiutare famiglie e commercianti in difficoltà e tenere un tesoretto importante fermo li nel cassetto. Ci chiediamo anche se l’assessore al commercio ha realmente compreso la dimensione di quello che sta accadendo da ormai 15 mesi. Ci si chiede cosa abbia fatto in tutto questo tempo e come abbia potuto accettare che nonostante i risparmi, dovuti al fiume di contributi al nostro comune pervenuti dal governo Conte, il Comune di Trofarello abbia messo zero euro dal suo bilancio a sostegno delle attività economiche. Si perchè l’unico intervento pensato, tardivo e risicato, è la diminuzione della bolletta TARI (di ben(?!?) 40 mila euro su 1 milione e 800 mila di costo complessivo), somma comunque presa dai fondi Covid anch’ essi governativi. Una misura peraltro veramente ingiusta perchè dedicata a pochissime categorie di utenze non domestiche; resteranno infatti esclusi tapezzieri, cartolerie, ottici, negozi di abiti da sposa, biciclette, scarpe, abbigliamento, parrucchieri, estetiste, fotografi, fiorai, ecc ecc. come se non fossero stati chiusi totalmente o a singhiozzo come altri. Davanti a questo immobilismo non ci resta che aiutarci da soli, da cittadini a cittadini, possiamo indicare nella denuncia dei redditi la destinazione del 5×1000 al nostro comune nella speranza che passi la nostra mozione per l’utilizzo dei fondi raccolti a favore delle attività economiche».

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