Gli Amici del presepe fanno il bilancio

CENTRO – E’ tempo di bilanci per l’associazione “Trofarello – Paese dei presepi” che ha appena chiuso la sedicesima edizione del presepe meccanico. «Il presepe è rimasto aperto per circa un mese, dopo i lavori iniziati a settembre per le riparazioni degli allestimenti, causa da un periodo più lungo di inattività, essendo saltata l’edizione 2020 a causa del Covid – commenta il presidente dell’associazione Francesco Ferrando – Quest’anno sono state aggiunte nuove strutture, come il San Giuseppe dormiente, e l’episodio della fuga in Egitto.
Il presepe non è solo un’attrazione ma anche una possibilità di imparare, che ha reso questo presepe una lezione per i bambini del Catechismo.
L’affluenza non è stata indifferente, con circa 3mila passaggi in 32 giorni di apertura, e come accade dalla prima edizione, nel 2003, anche quest’anno è stato possibile devolvere alla CARITAS e investire per ulteriori ampliamenti del presepe il denaro ottenuto dalle offerte gratuite. Per noi la soddisfazione è vedere le persone, i bambini venire più volte e la partecipazione dei visitatori – conclude Ferrando – spostare il presepe significa non farlo più. Ci auguriamo di continuare a farlo nella chiesa di San Giuseppe».

Giacomo D’Uva

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