In arrivo le istruzioni per la tariffa puntuale

CENTRO – Dal 1 gennaio Trofarello è entrato ufficialmente nella modalità di tariffazione puntuale della raccolta dei rifiuti. Ma l’applicazione della nuova tariffa avverrà non prima di tre mesi. Ovvero i primi di aprile. Complice i ritardi dovuti alle difficoltà nella consegna dei codici che saranno poi utilizzati per la scansione dei bidoni. «Si tratta di una sorta di periodo di prova, una sorta di collaudo che durerà tre mesi. Durante questi mesi i dati saranno egualmente raccolti ma non verranno utilizzati per la tariffazione. Si partirà con il conteggio delle esposizioni dei bidoni a partire dal 1° aprile – commenta il presidente del Covar 14 Leonardo Di Crescenzo – Ci rendiamo conto che le famiglie debbano entrare nell’abitudine di esporre il meno possibile e differenziare bene. Dopo una prima campagna di sensibilizzazione e di presentazione sulle modalità di conferimento del non recuperabile, rivolta più che altro agli amministratori, entro la fine di gennaio arriverà nelle case di tutti i trofarellesi il volantino che spiegherà tutte le modalità. D’accordo con l’amministrazione trofarellese abbiamo deciso che non imporremo dei limiti stretti di volume da conferire – conclude Di Crescenzo – Teniamo conto del fatto che dal 2025 la Regione ci pone come obbiettivo una volumetria di rifiuti non recuperabili di 125 kg annui pro capite e trofarello, che è già un comune virtuoso, ha già raggiunto una media di 140 kg annui procapite. Siamo contenti che Trofarello partecipi a questo esperimento».

«E’ importante avere questri tre mesi senza l’applicazione della TARIP per dar modo a tutti i cittadini di essere informati sulle nuove modalità di raccolta – spiega l’assessore all’ambiente Giorgio Miletto – Rimango, insieme al consigliere Valter Scalenghe e naturalmente al sindaco, a disoposizione dei cittadini per dare ulteriori informazioni alla cittadinanza, soprattutto ai condomini che hanno problemi relativi agli spazi da occupare. Naturalmente l’obbiettivo è produrre meno indifferenziato possibile e conferire più materiale possibile alla piastra ecologica che rimane aperta sei giorni alla settimana».

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