L’Anpi lancia sul web un video per commemorare la “Giornata della Memoria”

CENTRO – Luca Bernusso, Presidente dell’associazione Partigiani d’Italia, racconta la giornata della memoria a Trofarello, presentando il video ricordo prodotto da Paolo Alferi. «Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il giorno della memoria, istituito in Italia con una legge, la legge 2011 del 2000. Nel 2005 l’Onu con una sua risoluzione ha seguito questa decisione, promuovendo una giornata di ricordo della Shoah nei vari paesi del mondo – esordisce Bernusso – Quel giorno del 1945 la 60a armata del primo fronte ucraino mandata dal maresciallo Ivan Konev fa il suo ingresso ad Auschwitz.
Il giorno della memoria è una riflessione ed una presa di coscienza dei paesi occidentali sul pericolo dell’antisemitismo, sulla necessità di una pedagogia sociale, basata sulla storia per prevenire l’odio. Nello specifico, l’articolo 1 della legge italiana che ha istituito il giorno della memoria cita espressamente le responsabilità dell’Italia nello sterminio degli ebrei, la legge ricorda le altre vittime, nei campi di concentramento, i perseguitati politici, le lesbiche e gli omosessuali, i ministri di ogni religione e tutte le altre minoranze e vittime dei regimi fascisti e nazzisti.
C’è però da dire che questo giorno celebra l’unicità della shoah, per sottolineare la singolarità nella storia di questo progetto di eliminazione di un popolo, da parte di un regime politico, questo tentativo non è stato progettato a guerra iniziata, in pochi anni, ma è stato preceduto da secoli di persecuzioni, fino almeno all’800, con la rivoluzione francese, che ha permesso l’integrazione del popolo ebraico nella società. Parallelamente nell’800, la propaganda antisemita è continuata.
Gli ebrei erano visti come capitalisti e rivoluzionari allo stesso tempo, seguivano delle tradizioni arcaiche ma erano accusati allo stesso tempo di sovverttire le tradizioni del paese in cui abitavano, erano accusati di detenere la maggior parte delle proprietà, di essere responsabili delle crisi economiche e sofferenze popolari, ed erano accusati di altre nefandezze come il deicidio.
Sono meccanismi che nella storia si sono ripetuti, con altri popoli e altri genocidi, tutti con la loro unicità, e tutti da ricordare.
E il giorno della memoria è molto importante proprio per questo, perché vuole ricordare questo progetto di sterminio – continua Bernusso – Vista la situazione pandemica attuale, non è stato possibile organizzare iniziative in presenza. Paolo Alferi ci è venuto in soccorso preparando un video sul giorno della memoria, di cui consiglio la visione, come pedagogia, come ripasso e esercizio della memoria. Il video inizia con una letture di Liliana Segre, proseguendo con un’analisi dei fatti del regime fascista, si parla delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei. Fino ad arrivare agli anni della guerra, con la decisione finale e con lo sterminio, terminando con brevi cenni su cosa è avvenuto nel dopo guerra. Concludendosi con una lettura del libro “la notte” di Elie Wiesel. Speriamo che in futuro si possa tornare a festeggiare e ricordare adeguatamente il 25 aprile – conclude il presidente dell’Anpi Bernusso – e di permetterci di svolgere iniziative in presenza, con degli storici e con altri relatori sugli altri aspetti della resistenza». Il video sarà diffuso dalla pagina Facebook del settimanale “la Città”.

Giacomo D’Uva

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