Presentata la Casa di Comunità

Foto Claudio Pastrone – Renato Longo – Fotoclub Neyrone

CENTRO – Presentato la settimana scorsa il progetto della casa della Comunità, redatto dal Politecnico di Torino su incarico del Comune di Trofarello e dell’Asl To5. Presenti per l’Asl To 5 il Direttore Generale Dott. Angelo Pescarmona e il Dott. Fabrizio Calavita del Servizio Programmazione grandi interventi; l’Arch. Claudia Azzini, Responsabile Settore Tecnico per il Comune di Trofarello; i professori Arch. Riccardo Pollo e l’Arch. Gabriella Pretti; l’Arch. Giovanni Alifredi per il Politecnico di Torino.
«La Casa della Comunità rappresenta un presidio socio-sanitario in buona misura inedito, in parte basato sulla sperimentazione delle Case della Salute avviata nel 2006 – spiegano a turno i relatori – A partire dalla Conferenza di Alma Ata del 1978 l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto nella Primary Health Care – PHC l’elemento fondamentale per la promozione e lo sviluppo di un’assistenza sanitaria onnicomprensiva e per tutti. Si concretizza in tal modo un approccio orizzontale al tema della salute con la creazione di un modello stabile di servizi sanitari di primo, secondo e terzo livello, relativi alla prevenzione collettiva e sanità pubblica, all’assistenza distrettuale, all’assistenza ospedaliera. Da un‘impostazione di carattere verticale centrata sulla cura della patologia si passa ad una concezione integrata del servizio sanitario, da un modello individualista e paternalista, incentrato sull’intervento sul singolo episodio di malattia, a uno fondato sulla prevenzione, sulla collaborazione tra professionisti, sull’integrazione tra diversi livelli di assistenza e sulla continuità delle cure mettendo al centro i bisogni delle persone. La messa a terra di questo nuovo approccio organizzativo richiede nuovi modi di organizzare lo spazio sia a scala di edificio che urbana, superando i modelli ispirati al poliambulatorio e all’ospedale. Per tali motivi assumono particolare importanza nel progetto delle nuove strutture il concetto di umanizzazione degli spazi di cura e l’attenzione alla qualità dello spazio urbano, all’accessibilità, alla salubrità e alla “salutogenicità” dei luoghi di vita, di
lavoro e di residenza. Il Covid ha poi messo in rilievo l’importanza di spingere sulla progettazione delle nuove strutture sottolineando il concetto di umanizzazione degli spazi di cura e l’attenzione alla qualità dello spazio urbano, all’accessibilità, alla salubrità e alla “salutogenicità” dei luoghi di vita, di lavoro e di residenza. Nel delineare il modello di Casa della Comunità applicabile nel caso di Trofarello ci si è basati su un’approfondita analisi delle esigenze dell’utenza condotta mediante il confronto con la dirigenza medica e il personale sanitario dei Distretti di Chieri e Moncalieri dell’ASLTO5, come dettagliato nel Documento di indirizzo del progetto. Il progetto si inserisce in un quadro complessivo di ridisegno delle strutture socio- sanitarie dell’ASLTO5 nell’ambito della “Medicina del territorio” che, relativamente alle Case della Comunità, ne prevede 3 di nuova realizzazione e 4 risultanti da ristrutturazione di edifici esistenti. L’area in cui verrà realizzata la Casa della Comunità si trova in via Togliatti. La superficie territoriale dell’intero ambito è di m2 12.400 e quella fondiaria di m2 8.740. Tale localizzazione è facilmente accessibile attraverso i percorsi pedonali che collegano lo spazio pubblico antistante la Casa della Comunità ad altri servizi strategici quali il Centro Socio Culturale Marzanati, il plesso scolastico onnicomprensivo di Via XXIV Maggio, il Palazzetto dello Sport Sandro Pertini. La superficie dell’edificio sarà di circa 900 m2 L’edificio si eleva per un solo piano f.t. favorendo l’accessibilità a tutti i locali e non è dotato di interrato. La copertura permette di installare una superficie sufficiente di collettori fotovoltaici».

Video collegamento in diretta con il presidente Alberto Cirio

CENTRO – Non poteva mancare il saluto del presidente della regione Alberto Cirio al convegno di presentazione del progetto della casa di comunità. Il presidente si è collegato on line da Alessandria. «Quello che presentate oggi è un progetto importante, nei contenuti, perché riguarda la salute delle persone, riguarda l’offerta socio-sanitaria che noi dobbiamo garantire sui nostri territori, ma riguarda anche una capacità che la vostra amministrazione comunale ha saputo realizzare di candidari e vincere i bandi e le assegnazioni dei fondi. Mi pare che Trofarello sia particolarmente brava nella capacità di intercettare fondi pubblici: mi pare che dalla scheda ammontino a 16 milioni di euro i fondi che arriveranno a Trofarello. Per questo mi voglio congratulare con il sindaco Napoletano e con i suoi collaboratori e uffici. Quando si riescono a portare soldi sul territorio vuol dire che si fa bene il primo lavoro che un buon sindaco deve fare. Tutto il resto sono parole, convegni ma le risorse economiche che uno porta a casa sono le risorse che seervono a realizzare le opere e fare le cose. Il fatto che oggi ritornino risorse sul territorio dopo anni in cui sono scarseggiate, credo sia la migliore prova del modello gestionale intelligente ed efficace che è stata adottato. Trovare amministrazioni come la vostra pronte a rispondere e partecipare aiuta nella realizzazione dei progetti. Ringrazio anche la compagnia di Sanpaolo che ha voluto mettere a disposizione queste risorse . Credo sia una buona prova di buon governo che state dando alla vostra comunità e che spero stiamo dando come Regione. Cerchiamo di essere vicini alle stanze reali soprattutto quando si parla di bambini e di anziani, con scuole e medicina e giuste risposte. Felice si essere vicino a voi e di avere fatto buone cose per la nostra gente».

Nasce il Comitato a difesa della sanità pubblica

CENTRO – Non ci sono solo rose e fiori per la presentazione della casa di comunità. A corollario dei lavori del congresso, durante il dibattito che si è acceso a fine lavori, è stata data voce al neo Comitato a difesa della Sanità Pubblica della AslTO5.
«In una situazione dove da anni assistiamo nel comprensorio TO ASL5 a polemiche tra le amministrazioni comunali per ospitare l’Ospedale Unico, previsto per ovviare alla vetustà di alcune strutture ospedaliere dell’ASL TO5, (Moncalieri, Chieri…..), si è costituito un Comitato spontaneo formato da Cittadini, associazioni e Operatori sanitari del territorio.
I suoi obiettivi sono quelli di confrontarsi con Aministratori pubblici, Cittadini e Operatori sanitari per fermare il ricorso obbligato della cittadinanza a servizi sanitari privati per curarsi, cosi come sta avvenendo attualmente a causa della carenza di strutture sanitarie di prossimità e di Personale ospedaliero adeguato, fenomeni che determinano tempi di attesa inaccettabili per usufruire di servizi sanitari pubblici.
Crediamo che le maggiori risorse disponibili anche grazie al PNRR dovranno essere utilizzate per soddisfare le reali esigenze del territorio, attrezzando ove possibile in primis le strutture sanitarie di prossimità esistenti, anche perché il previsto ospedale unico non potrà essere attivo prima di un decennio.
Saremo propositivi – affermano i Componenti del Comitato – promuovendo momenti di confronto sul territorio tra Utenti, Operatori sanitari e Amministratori Pubblici per condividere scelte che diano alla collettività il servizio sanitario pubblico che serve».
Un primo momento sarà la proiezione del fil/documentario “c’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando” di Federico Greco e Mirko Melchiorre che sarà proiettato al cinema SPLENDOR di Chieri il 31 marzo alle ore 18,30.

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