Al salone del libro anche il giallista Prelato: dall’Arma alle pagine dei misteri da risolvere passando da Lampedusa

Domani, sabato 20, e domenica 21 maggio il trofarellese Fabrizio Prelato sarà ospite al Salone Internazionale del libro di Torino, allo stand della casa editrice “Scatole Parlanti”, gruppo editoriale “UTTERSON” per la presentazione del suo libro “Lampedusa, l’isola del Diavolo”. Padiglione 3 Stand Q127.  Fabrizio Prelato, “il Camilleri di Torino”, come amano scherzosamente chiamarlo conoscenti, amici e colleghi di lavoro è maresciallo dei carabinieri che presta servizio a Torino. Il suo manoscritto è un romanzo a tinte gialle, primo di una serie, ambientato sull’isola di Lampedusa. Si muove sullo sfondo del fenomeno migratorio, con attenzione al ruolo che i mass media rivestono nei confronti dell’opinione pubblica. 
Grande successo ed interesse per questa opera prima dell’autore trofarellese che spiega:
«Sto ricevendo diversi inviti per conferenze, convegni e corsi di formazione in giro per l’Italia. Gli istituti scolastici però, in particolare le scuole medie inferiori e superiori, hanno un canale prioritario nella mia agenda. Ho avviato un progetto – intitolato “Attraverso una Storia… di Fabrizio Prelato” – per far conoscere la mia opera agli studenti, mediante presentazioni e incontri in cui si riesce a dare vita a un dialogo costruttivo, in cui il libro è lo spunto per poter parlare di temi importanti, quali l’integrazione, l’accoglienza, la legalità e altre sfere connesse ai flussi migratori e al loro impatto nelle nostre vite. In Piemonte il progetto ha preso piede ad aprile presso il Municipio della città di Carignano dove ho incontrato gli studenti del Liceo Scientifico “Norberto Bobbio”, i miei relatori sono stati l’avvocato Lorenzo Trucco, Presidente dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Erika Nicchiosini, giornalista di Torino Cronaca, la dottoressa Odilia Negro ed il dottor Massimo Carraro, Presidente e referente delle attività culturali dell’associazione Trame di Carignano, con diverse sedi nel nostro territorio, tra cui a Trofarello». 
Altri appuntamenti? «Il 26 maggio sarò presso l’Auditorium della città di Vinovo (TO) con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale.
Ho già preso accordi con altri Istituti scolastici, tra cui l’Istituto Copernico Luxemburg di Torino, il Liceo Classico dell’IISS Baldessano Roccati e altri ancora. Mi piacerebbe riuscire a organizzare anche con la scuola media di Trofarello (la mia città!), facendo leggere il libro ai ragazzi per le ferie estive. Sto realizzando la sceneggiatura del mio romanzo, per farlo diventare un film o una vera e propria serie tv ambientata a Lampedusa.
Sono in gara per due Premi letterari prestigiosi. Il Premio letterario “Apoxiomeno – International Police Award Art Festival” e il Premio “La provincia in giallo”».


Ci parli del suo libro e del protagonista del suo giallo…
«Il protagonista è un maresciallo piemontese, Christopher Bertone (di origini scozzesi), che diverrà il comandante della Stazione Carabinieri di Lampedusa e dovrà risolvere di volta in volta casi sanguinari che lo porteranno a ripercorrere la cultura e i contrasti sociali che pervadono il complicato territorio agrigentino. E’ un maresciallo che ragiona fuori dagli schemi prestabiliti, eccentrico, carismatico, anticonformista. Il suo carattere lo porterà a scontrarsi spesso con il sistema e con la sua scala gerarchica.

La sua opera vuole essere la prima di una serie di Romanzi… «Si certo, il maresciallo Christopher Bertone si è trasferito a Lampedusa per svolgere un tirocinio finalizzato all’accesso all’Europol, ma è rimasto bloccato sull’isola per questioni burocratiche, divenendo suo malgrado il comandante della stazione carabinieri, ultimo avamposto d’Europa. Passano gli anni e in questo periodo il sottufficiale dovrà venire a capo di complicati fatti di sangue, che lo porteranno a scontrarsi con la scala gerarchica, a esplorare gli usi e costumi siciliani e a fare i conti con un microcosmo ai margini della società, pressato dal fenomeno migratorio, ignorato dalle istituzioni e pervaso da diverse forme di illegalità».
Ma lei personalmente come è finito a Lampedusa?
«Nel 2016 avevo scelto di trasferirmi a Lampedusa presso la Stazione Carabinieri dell’isola. Dal 2018 al 2021 ho fatto parte della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Agrigento. Durante gli anni in Sicilia sono riuscito ad affinare le mie doti investigative e sviluppare una forte sensibilità per le tematiche sociali. Intanto è cresciuta la mia passione per il romanzo giallo: vivere la terra descritta da Sciascia e Camilleri e l’esperienza sul campo mi inducono a immedesimarsi nelle storie narrate». Cosa vede nel suo futuro?
«Sogno di affermarmi come scrittore di gialli: ambisco a creare un originale filone poliziesco ambientato a Lampedusa che esalti i contrasti della società odierna».
Se le scuole o gli appassionati del genere volessero contattarla? «Dirigenti scolastici che vogliono organizzare incontri nelle loro scuole e tutti quelli che vogliono farsi una bella chiacchierata, possono trovarmi al Salone del Libro di Torino, Padiglione 3 Stand Q127. Sono raggiungibile anche mediante i miei canali social o attraverso la posta elettronica bertone.lampedusa@gmail.com».

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