Noi Trofarello interviene sull’erba alta in città

CENTRO – Il gruppo Noi Trofarello interviene sulla questione dell’erba alta e dei ritardi per il bando dell’appalto. «Anche quest’anno l’Amministrazione comunale non ha saputo prevedere l’arrivo della primavera che, con le prime giornate di tiepido sole, ha portato in dote erba alta ed incolta nei prati e nei parchi cittadini.
Abbiamo pensato di fare l’ennesima interrogazione ma poi ci abbiamo rinunciato: non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire
– esordisce Marco Cavaletto – Abbiamo decine di interrogazioni senza risposta e addirittura per un paio di queste, anziché utilizzare il sistema ufficiale (risposta in aula o risposta scritta) si utilizza questo giornale per rispondere, affermando anche cose non propriamente esatte. Quindi nessuna interrogazione sulla mancata gara d’appalto (o per il ritardo con cui eventualmente è stata bandita) da parte del Gruppo NOI per la manutenzione delle aree verdi, cosa che ha determinato aree verdi non curate, perché ci rendiamo conto che sono inutili: questi amministratori prima o poi ne risponderanno direttamente ai cittadini.
Pensate che nei giardini ho notato piante di malva (essenza erbacea che può essere utilizzata per tisane e decotti) alte oltre il metro di altezza, cosa che ci ha fatto riflettere sulla poca cura che questa Amministrazione pone nel manutenere la cosa pubblica.
Forse il sindaco dovrebbe farsi aiutare: probabilmente la squadra che è riuscita a mettere insieme per la formazione della Giunta municipale avrebbe necessità di un “tagliando” allo scopo di verificarne la efficienza, ma soprattutto l’efficacia nell’azione amministrativa.


Da tempo come gruppo lamentiamo le gravi lacune di questa Amministrazione e pensiamo che sia giunto il momento in cui il sindaco prenda coscienza della inefficienza con cui amministra la nostra piccola cittadina
– continua Cavaletto – Abbiamo chiesto alla Amministrazione, tra le tante cose che non vanno, di dirci se la maggioranza intende convocare la commissione per la revisione dello Statuto (che ha ormai oltre 25 anni e non è più in sintonia con la legislazione nazionale che nel frattempo è stata realizzata), ma da marzo 2023 questa Commissione non si riunisce più. Si tratta di una incombenza che oltre ad essere di responsabilità del Sindaco è anche responsabilità della Presidente del Consiglio Comunale (le Commissioni sono appunto “consiliari” e pertanto la Presidente del Consiglio dovrebbe poter dire la sua) – conclude Cavaletto – Ci auguriamo che quanto prima il sindaco si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo con la speranza che questa sua incapacità non determini la perdita di risorse finanziarie assegnateci con il PNRR».

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