Le domande dei cittadini direttamente in Consiglio comunale Proposta dei Pentastellati

CENTRO – Una mozione sul “Question Time del cittadino” da integrare all’interno dello Statuto comunale. L’istanza è stata presentata dal consigliere di opposizione Massimo Bertero del Movimento 5 Stelle. «Il M5S fa della trasparenza e della partecipazione da parte dei cittadini dei principi operativi essenziali. Purtroppo le nostre reiterate richieste di spostamento degli orari delle sedute al sabato o in orari serali dei giorni feriali, si sono sempre scontrate con un muro, adducendo varie scuse – esordisce Bertero – Per cercare di superare almeno parzialmente tutto questo abbiamo presentato nel mese di novembre una mozione in comune avente come oggetto il “Question Time del Cittadino” che andrebbe ad integrare lo statuto comunale.

In pratica proponiamo di dedicare i primi 30 minuti del consiglio comunale alle domande che qualsiasi cittadino ritiene di porre al sindaco, a un assessore o a un consigliere, per ottenere risposte, chiarimenti, delucidazioni. Ovviamente saranno disciplinate le modalità di deposito del quesito, che deve essere redatto in forma scritta e contenere le generalità del proponente. Domande e risposte dovranno essere contenute in un lasso di tempo definito. Se la nostra mozione verrà fatta propria dal consiglio comunale – conclude Bertero – Trofarello disporrà di un ulteriore strumento di dialogo con la pubblica amministrazione». Il sindaco è possibilista ma non si sbottona più di tanto: «Verrà valutato in sede di commissione e poi in consiglio comunale l’opportunità o meno di una tale possibilità – puntualizza Visca – Al consiglio la decisione».

Roberto D’Uva

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