Panchine rosse: Torino polemizza Trofarello non coglie

Un argomento che ha scaldato molto gli animi creando numerose incomprensioni in occasione dell’8 marzo. Il consiglio della Circoscrizione 6 di Torino si è spaccato sulla decisione di acquistare altre 10 panchine rosse per una spesa complessiva di 1500 euro. Anche a Trofarello la panchina rossa, promossa in città da Stefano Francescon e adottata dalla maggioranza, iniziativa a cui hanno partecipato tutti gli schieramenti politici che corrono per le elezioni di giugno, ha suscitato non poche polemiche con strascichi su facebook. Abbiamo messo a disposizione dei candidati 600 battute per dire la loro sulla questione della panchina rossa e chiarire eventuali incomprensioni e malumori. Ecco le loro risposte.

foto Visca

Gian Franco VISCA

A Trofarello troppe inutili parole sono state fatte su un simbolo e troppe cattiverie sono state dette sul ragazzo che l’ha pensato

 

 

 

foto Tiso

Emilia TISO

La panchina rossa è un simbolo importante. Come tutti i simboli la condivido. è il primo segno che Trofarello dà per il problema sulla violenza sulle donne che non mi pare sia mai stato trattato. è certamente uno stimolo per tutti a preoccuparsi di questo argomento. Se poi i problemi di tipo etico, che sono di tutti diventano questioni di partito, mi spiace molto perché una panchina rossa non è di nessuno ed è di tutti.

 

 

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Marco CAVALETTO

Se si vuole riprendere il programma di Progetto Paese, che è consultabile su  www.progettopaese.eu, si potranno  leggere le opinioni che la lista esprime in merito alle ricorrenze che si succedono durante l’anno:“… Sicuramente Progetto Paese è interessato a  ricordare le date … (come)  l’8 marzo ed altre importanti ricorrenze. Ma la memoria deve soprattutto essere condivisa, discussa, criticata se è il caso, ma praticata!”  Aggiungerei, praticata da tutti anche da coloro che talvolta si accontentano del simbolo!
Ricordarsi della donna l’8 marzo è  molto positivo, tanto più con un simbolo permanente, ma sarebbe molto più opportuno iniziare, anche a Trofarello, a creare le condizioni per cui le donne non siano discriminate, prevaricate, intimidite ma siano  cittadine con gli stessi diritti.Questo tema sarà prioritario nel nostro operato amministrativo che mette il cittadino (senza distinzione di sesso) al centro delle proprie attenzioni.

 

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Anna FRISCIA

Lodevole l’iniziativa di Stefano che giustamente ha coinvolto l’Amministrazione, oggi rappresentata dal Sindaco Visca. Personalmente spero che dopo il gesto simbolico ci impegniamo tutti nel serio contrasto alla violenza sulle donne in famiglia, della discriminazione sul lavoro, nella società tutta. Anche chi in questi anni non ha mostrato tanta stima, considerazione e rispetto nei confronti del genere femminile. Sono occasioni per riflettere e crescere verso un’uguaglianza sostanziale ancora al di là da venire che passa da fatti concreti, investimenti in strutture di sostegno e in formazione delle nuove generazioni.

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