Proposta minaccia querela per diffamazione

foto emilia tisoCENTRO – Un nuova querelle si è aperta sul fronte politico. Protagonista è la lista Proposta che prende le distanze da alcune dicerie prima con un comunicato su facebook e poi con uno scritto ufficiale al giornale. «In questi giorni di clima elettorale sempre più acceso, non mancano purtroppo colpi bassi a dir poco scorretti, dai toni diffamatori, non più tollerabili – recita il comunicato firmato dalla lista – Proposta Trofarello ha sin dall’inizio mantenuto un comportamento lineare, coerente con la propria idea di essere propositiva, di accettare il confronto senza mai denigrare le altre liste, sottraendosi alle sterili provocazioni che più volte sono state lanciate, credendo nel rispetto delle idee proprie e altrui.
Oggi siamo costretti, noi tutti di Proposta, in primis Emilia Tiso, a dover intervenire, senza mezzi termini, su false e tendenziose voci che qualcuno ha messo in giro, per dire che non sono mai state percepite dal candidato sindaco somme di denaro erogate da parte del comune per qualsivoglia ente o associazione del territorio. Sin da ora, con l’estrema fermezza che ci contraddistingue, ci riserviamo di agire tramite i nostri legali nelle opportune sedi con i soggetti che dovessero continuare a mantenere questa linea estremamente scorretta. Abbiamo chiesto a Emilia Tiso cosa è successo. «Sono stata fermata durante uno dei nostri incontri in strada con i cittadini e mi è stato chiesto come mai Trofarello Sec e l’Associazione Il Cerchio abbiano ricevuto dei soldi. Va data una spiegazione una volta per tutte: quando si fanno i centri estivi alcuni bambini hanno dei buoni da spendere nelle varie associazioni che erogano questo servizio. Quando finiscono i centri estivi le associazioni presentano questi buoni per ottenere il rimborso del loro valore per il servizio reso. Inoltre vengono erogati dei contributi annuali che ha percepito la TrofarelloSec come li hanno percepiti le varie associazioni. L’insinuazione sta nel fatto che la mia presunta morbidezza nella veste  di consigliere di opposizione secondo queste persone sarebbe da attribuire a questi contributi. Una notizia diffamatoria cui non intendo assolutamente sottostare. Questa storia rasenta l’ipotesi di una querela per diffamazione».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *