Comune e Caritas insieme contro lo spreco alimentare

cibo-riciclato-1CENTRO  - C’è un nuovo filo di contatto tra il Municipio e l’associazione di volontariato Caritas. «Abbiamo avuto un interessante contatto con l’associazione Caritas. Un primo incontro c’è stato con il presidente dell’associazione di volontariato locale Marilena Palazzo – commenta il primo cittadino Gian Franco VIsca – Abbiamo così riaperto un dialogo che si era interrotto qualche tempo fa. In questa prima fase abbiamo preso due impegni come amministrazione ed un terzo lo stiamo studiando. Un primo impegno riguarda la legge sullo spreco alimentare. Un secondo impegno riguarda i costi del trasporto dei prodotti dal banco alimentare alla sede trofarellese della Caritas. Per evitare le spese di trasporto stiamo cercando un volontario che ci permetta di far arrivare questo cibo a Trofarello senza spendere». Sulla questione del banco alimentare interviene l’assessore Paola Bertelle. «Per riuscire ad ottimizzare le risorse  il comune ha incontrato la Caritas locale. L’occasione è arrivata proprio dall’approvazione della legge sullo spreco alimentare. Abbiamo pensato di rivolgerci alla mensa scolastica per poter recuperare il cibo che non viene distribuito. Con un confezionamento adeguato, rispettando il procedimento igienico-sanitario necessario,il cibo non utilizzato non verrà più sprecato e sarà messo a disposizione di chi effettivamente ne ha bisogno.
Non penso che riusciremo a far partire il progetto già nel 2017 – spiega l’assessore Bertelle – Si pensava di far partire il progetto con il nuovo contratto di appalto per poter far rientrare i costi di gestione di questa nuova procedura all’interno della gara da svolgere per l’assegnazione del contratto d’appalto, senza costi aggiuntivi per il comune.  La norma intende favorire:
il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, destinandole in via prioritaria all’utilizzo alimentare delle persone;
– il recupero e la donazione di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale e contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti al raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti.
Diventa così possibile anche in Italia per gli operatori del settore alimentare cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a soggetti donatari i quali possono ritirarle direttamente o incaricandone altro soggetto donatario e  destinare, in forma gratuita, le eccedenze alimentari ricevute, idonee al consumo umano, prioritariamente a favore di persone indigenti.

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