Ha attraversato lo stretto di Messina a nuoto con un atleta non vedente

TORINO - Ha attraversato lo stretto di Messina a nuoto insieme ad un gruppo di atlete del centro sportivo Rarinantes Italy Nuoto Torino. Francesca Franciosa  è stata protagonista di questa epica impresa. Ha attraversato lo stretto di Messina insieme alle sue compagne della squadra di nuoto torinese che ha accompagnato l’atleta Riccardo Gallina, torinese di 53 anni, non vedente dall’età di tre anni. Le 5 ragazze con Francesca sono state gli occhi di Riccardo Gallina. Iniziativa a scopo benefico, organizzata per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di attrezzature specializzate da parte della SportAbili Alba, onlus che sostiene i disabili nell’attività sportiva. «Il nostro allenatore Roberto Peila ci ha proposto di realizzare questa impresa. Ci siamo allenate per diversi mesi per effettuare questa traversata dello stretto di Messina con il nuoto pinnato. Lui è stato il vero protagonista. Molto bella l’esperienza di vivere per tre giorni con questo ragazzo non vedente per cui siamo stati gli occhi. Stando con lui ci siamo resi conto della nostra importanza nel descrivere quello cha accadeva attorno a lui. Questa è stata la cosa più bella di questa esperienza.
Attraverso un cordino retrattile abbiamo mantenuto la direzione verso la meta, certamente la cosa più difficile di questa iniziativa considerata la forza delle correnti. C’erano diverse barche che ci hanno accompagnato durante il corso». Ma chi è Francesca Franciosa? 15 anni, frequenta il liceo scientifico, segno zodiacale sagittario, ha iniziato a nuotare da due anni, grazie alla sua sorellastra Rossella Puddu che le ha fatto conoscere il nuoto pinnato.  «Ho sempre praticato altri sport. Poi ho scelto il nuoto pinnato perché mi piace la velocità e l’idea di avere un certo andamento sull’acqua mi fa stare bene. In generale sono una ragazza molto sportiva. A scuola vado abbastanza bene anche se ho avuto due debiti di inglese e matematica che ho già recuperato». «Adesso vogliono fare altre imorese legate all’attraversamento di stretti – commenta orgogliosa la mamma di Francesca, Fedua El Barnoussi, titolare del centro estetico Fedua – è stato un evento molto emozionante. Sono partita la mattina di domenica per un paio di giorni. è stato molto bello vedere coprire tutto il tratto. Un’esperienza unica e faticosa dopo un anno scolastico e di allenamenti». Sogni nel cassetto? «Mi piacerebbe intraprendere la carriera militare e poi magari partecipare alle prossime Olimpiadi, sperando che il nuoto pinnato diventi disciplina olimpica».

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