Lettera aperta al sindaco contro la ludopatia

CENTRO – La dichiarazione del sindaco Visca sull’applicazione della legge regionale per il contrasto alla ludopatia ha scatenato un fiume di parole. In primis una lunga lettera che porta in calce le firme di una quarantina di trofarellesi. «Abbiamo letto con vero piacere che, con lo scadere dei 18 mesi concessi ai gestori di slot-machines per adeguarsi alle regole previste dalla legge regionale n. 9/2016 (entrata effettivamente in vigore a maggio 2016), il nostro Sindaco ha dichiarato, su questo giornale, che “la lotta alla ludopatia è iniziata”. Ne siamo davvero contenti, sia personalmente che per l’impegno che in prima persona tanti trofarellesi, la Chiesa locale, molte associazioni, alcuni consiglieri comunali, questo giornale, hanno profuso per questo obiettivo – spiegano i firmatari dell’intervento – Siamo certi che l’appello del Sindaco non sia il classico, italico “armiamoci e partite”, ma rispecchi un impegno vero e concreto. Per questo ci aspettiamo nelle prossime settimane: che i Vigili urbani procedano ai controlli previsti dalla legge; non si tratta di controlli “se possibile”, perché questo è proprio un compito demandato al Comune (art. 10 della legge). I controlli riguardano la distanza degli apparecchi di gioco rispetto a scuole, oratori e luoghi di culto, impianti sportivi, banche e bancomat, stazione ecc. (art. 5), distanza che deve essere di almeno 500 metri. Gli esercenti si stano già adeguando spontaneamente, per evitare le sanzioni; occorre comunque far sentire la presenza delle istituzioni e accertarsi che si operi secondo i tempi e i modi previsti dalla legge.
Siamo certi che l’Amministrazione Comunale valuti, in maniera chiara e motivata, se si devono prevedere nel nostro Comune altri “luoghi sensibili” da tutelare (art. 5) o limitazioni di orario all’apertura delle sale gioco (art.6). Noi pensiamo che limitazioni possano essere individuate in fasce di orario riguardanti in particolare il movimento dei più giovani (uscita da scuola, per esempio) o in concomitanza con funzioni religiose. Siamo certi che si faccia formazione nelle scuole e ci si colleghi fortemente con i servizi Asl preposti a intervenire su queste gravi patologie. Si dia sostegno concreto e aperto al tavolo di lavoro che cittadini, parrocchia e istituzioni stanno portando avanti da alcuni mesi – continua – Siamo certi che il monitoraggio di questa attività, da attuarsi (art.10) con comunicazioni alla Regione, venga reso pubblico e discusso in commissione consiliare.
Abbiamo individuato quattro elementi che possono, secondo noi, dimostrare davvero che “la lotta alla ludopatia è iniziata”, come ha annunciato il Sindaco. Ben vengano altri suggerimenti, anche perché crediamo che il Comune sia ormai pronto all’impegno, grazie agli studi relativi a questa problematica annunciati oltre un anno fa, sempre su questo giornale, ed ora sicuramente completati.
Non ci aspettiamo pertanto squilli di tromba o proclami roboanti, ma una quotidiana, sistematica attività di attuazione della legge regionale e di informazione e formazione che aiuti chi si è ammalato di questa patologia e soprattutto ne contrasti l’allargamento negli strati più fragili della societa». La lettera è seguita in calce dalle firme di Gianluca Mantoani, Davide Roccati e la condivisione da parte di Luca Maggio, Boris Pesce, Marco Cavaletto, Alessandra Gibin, Riccardo Bosco, Renato Tamilio, Alberto Bronzino, Chiara Bertola, Fiorella Faussone, Fiorenza Toaldo, Luca Eandi, Vito Cappa, Alessandro Dispenza, Adriana Cortassa, Arianna Ruggeri, Mirella Bordone, Luigi Balocco, Enrico Rui, Rosi Turco, Maria Iacopinelli, Paolo Alferi, Gianni Ruggeri, Anna Maria RIta Ritossa, Luigi Zenatti, Marcella Zenatti, Mauro Borgarello, Roberto Ceresero, Maria Cristina Turazzi, Patrizia Gussio, Massimo De Pasquale, Emanuela Savio, Adele De Pasquale, Stefano Prastaro, Stefano Francescon, Stefano Peiretti, Nadia Gecchele, Dario Dalmasso, Paola Cerutti, Elena Bertolino, Eugenio Bertolino, Leonardo Di Vizio, Daniela Pirrone.

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