Due arresti per i furti con strappo delle settimane scorse. Intervento tempestivo dei carabinieri. Arrestati gli scippatori pendolari

Scippatori pendolari che arrivavano in treno e se ne tornavano indisturbati a casa, nel pieno anonimato. Due arresti per gli scippi, tecnicamente furti con strappo, che sono stati perpetrati ai danni di cittadini trofarellesi, prevalentemente donne anziane di ritorno dalla spesa, durante le scorse settimane. Venerdì pomeriggio, 19 gennaio, intorno alle ore 16, sono stati fermati due giovani del cuneese che avevano appena realizzato due scippi nella zona via Togliatti, angolo via Berlinguer, il luogo del loro agire, dalle parti della stazione ferroviaria. I due  ragazzi, italiani di 25  e 26 anni, sono stati arrestati, grazie al pronto intervento dei militari dell’arma dei carabinieri. I due malintenzionati sono stati poi condotti alla caserma di Moncalieri. Successivamente la confessione di tutti i sei furti realizzati in città nelle ultime settimane. «Da metà gennaio sono stati registrati un paio di furti in abitazione e poi i 6 furti con strappo – commentano i comandi della caserma di Moncalieri – Dall’interrogatorio dei due giovani il sospetto che, per i furti con strappo, si trattasse della stessa mano, si è rivelato una conferma. Il meccanismo era alquanto semplice. I due giovani prendevano il treno da uno dei comuni del cuneese e venivano a Trofarello. Usciti dalla stazione sceglievano per la strada le loro vittime, indifese e vulnerabili e praticavano il colpo. Poi, quasi indisturbati, riprendevano il treno per tornarsene  casa con il malloppo. Erano tranquilli nel loro agire: risultavano personaggi assolutamente anonimi da questo punto di vista. Nessuno li conosceva, arrivavano, colpivano e ripartivano con il treno. Una stazione secondaria si presta a mantenere l’anonimato di malintenzionati ed anche l’utilizo di treni locali, dove non ci sono grandi controlli, li ha aiutati. I ragazzi hanno confermato quasi subito di essere gli autori degli scippi seriali. Confessione poi avvalorata dai riscontri con le riprese video in nostro possesso e le testimonianze delle vittime. I giovani hanno già denunce per reati contro il patrimonio. Speriamo che la popolazione di Trofarello si tranquillizzi. Sappiamo che giustamente la cittadinanza era preoccupata, adesso spero possa stare tranquilla. Questo episodio, che ha provocato tanto allarme in questa cittadina, si può considerare chiuso» concludono in caserma.

«Siamo grati all’arma dei carabinieri per le indagini e l’intervento che hanno effettuato – commenta il primo cittadino Gian Franco Visca – Certamente nostro merito è stato insistere per riavere la caserma in città. La presenza dei carabinieri è un importante deterrente per la criminalità».

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