Genitori sul piede di guerra per il rischio di chiusura di “Crescere in orchestra”

Centro – Genitori sul piede di guerra per la minaccia di chiusura del progetto “Crescere in orchestra”. L’ascia viene dissotterrata con un lunga lettera indirizzata a comune e Dirigenza scolastica e con una raccolta firme iniziata lunedì. «I genitori della scuola primaria Rodari, per voce del Comitato genitori, intendono manifestare la propria posizione circa il progetto musicale “Crescere in orchestra” e convocare una riunione con le istituzioni prima del 28 giugno – recita la lettera fatta recapitare agli opportuni indirizzi – Si è appreso infatti che la collaborazione con la scuola di Musica AFM è in scadenza e che viene messo in discussione il mantenimento del progetto stesso con le attuali caratteristiche.
Questo crea un forte dissenso, in quanto l’insegnamento della musica, nella sua interezza di propedeutica e strumento, è ritenuto fondamentale nel percorso formativo didattico dei nostri figli.
La musica, che è sempre stato l’elemento distintivo, il valore aggiunto, il fiore all’occhiello della scuola di Trofarello, deve continuare ad essere tale, per far crescere e far sviluppare, in maniera armonica, completa, artistica, l’intelligenza e l’abilità dei bambini.
Le famiglie sono state coinvolte nel progetto con una previsione sul lungo periodo, in un percorso ad ampio respiro, che inizia dalla scuola dell’infanzia fino ad arrivare alla secondaria: ciò ha implicato un innegabile impegno, anche a livello economico, minimo se rapportato ad un corso musicale esterno, ma pur sempre tale da richiedere uno sforzo in denaro. Questo è stato possibile perché tutti hanno creduto nelle potenzialità del progetto, con entusiasmo, comprendendo – anche grazie all’impegno che scuola ed insegnanti hanno profuso negli anni – l’importanza della risorsa musica nella fasi di sviluppo cognitivo dei bambini, non solo relativo alla musica in sé, ma su tutte quelle capacità di crescita che la musica stessa aiuta ad incrementare; non spetta certo ai genitori ricordare tutti gli studi scientifici a supporto della musica, considerando che è stata la scuola stessa negli anni a farceli conoscere ed apprezzare – continuano al Comitato Genitori che si è fatto portavoce di questa protesta – Il progetto musicale che l’Istituto Comprensivo di Trofarello ha saputo creare, far crescere e mantenere negli anni non può e non deve, per meri problemi organizzativi interni alla scuola, venir cancellato – perché inserendo lo strumento nelle ore pomeridiane fuori orario scolastico, di questo si tratterebbe. I genitori non sono stati interpellati dalle istituzioni per rilevare soddisfazione su quanto finora realizzato né sulla volontà di proseguire l’insegnamento dello strumento. La sensibilità musicale acquisita dai bambini, sperimentando strumenti come il violino, tromba, chitarra, flauto e clarinetto, non può essere penalizzata né sostituita con l’introduzione del metallofono. Proprio a tal proposito, il Comitato Genitori ha condotto un sondaggio per rilevare dati oggettivi circa la soddisfazione del progetto finora realizzato e circa la volontà a mantenere attivo il progetto con lezioni di strumento, come finora svolto. Sono state interpellate tutte le classi tramite le proprie rappresentanti per soddisfazione progetto e volontà di mantenimento.
Su 358 allievi, 281 ha espresso parere favorevoli, 68 non ha votato e solo 13 ha espresso parere negativo. Inutile dire che i dati sono particolarmente significativi ed eloquenti. L’ipotesi di togliere lo strumento si trasformerebbe in una discriminazione al contrario, visto che l’assoluta maggioranza è favorevole a proseguire.
Per altro, a ciò va aggiunto, che molti bambini si sono appassionati alla musica scegliendo poi percorsi individuali supplementari e/o indirizzo musicale alla scuola media proprio grazie a questo avvicinamento allo strumento durante le ore scolastiche.
Risulta evidente che la maggioranza dei genitori non intende avvallare cambiamenti del progetto, ma anzi auspica e chiede che la scuola continui a dedicare la stessa attenzione che finora ha riservato al mondo musica, adoperandosi in tutti i modi per poterlo realizzare.
Si rende necessario dunque un incontro collettivo con le istituzioni (Scuola-Comune- AFM) e i genitori, da fissare necessariamente prima del 28 giugno, data del collegio docenti, per discutere congiuntamente la situazione e determinare la corretta soluzione».

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