La Polisportiva Frassati fa il bilancio di otto anni di giocomotricità

Centro – A otto anni dal suo esordio, l’esperienza della giocomotricità, organizzata dalla Polisportiva Pier Giorgio Frassati di Valle Sauglio, è diventata una vera e propria realtà strutturata, che vanta di sempre maggiori adesioni e di un successo senza precedenti. “L’attività – rivolta a bambini di età compresa tra i tre e i sei anni – era iniziata per rifondare il settore giovanile della nostra Polisportiva (esigenze dei bambini , assegnazione palestre e disponibilità degli allenatori erano incompatibili e così perdemmo i ragazzi). L’obiettivo principale è lo sviluppo delle capacità motorie usando il gioco come modalità propositiva e punto di incontro. Lavoriamo su schemi motori, lateralizzazione, rapporto spazio-tempo, forme, dimensioni, colori, stimoli visivi e sonori, equilibrio, coordinazione e tutto quanto serva come base per poter praticare in seguito gli sport strutturati come calcio, volley, basket ecc. Stimoliamo i bambini al lavoro di gruppo , a guadagnare indipendenza dai genitori, al rispetto delle regole, degli altri e delle cose”. Con queste parole Moreno Michieletti – responsabile del progetto – descrive l’attività.
Il grande successo della giocomotricità è inoltre visibile dall’elevata partecipazione di ragazzi che hanno deciso di mettersi a servizio dei bambini. “Il team che segue il progetto è diviso in conduttori , istruttori , assistenti , ciascuno con incarichi ben precisi ma tutti con l’attenzione ben focalizzata sui più piccoli. Tutti gli istruttori lavorano a titolo gratuito e arrivano dalle realtà oratoriane di Valle Sauglio e Trofarello (Alessandro B. , Elisabetta C., Lorenzo D., Moreno M. / Guido M., Domiziana M., Elisa C. , Elisa T. / Davide C. , Stefano Z.)”. Ad alcuni di loro abbiamo chiesto di fornire un punto di vista su questa esperienza. Elisa Testa, laureata in Ostetricia: “Seguo la giocomotricità perché mi diverto e perché da sempre mi piacciono i bambini, e questo è un bel momento perché non essendo in una scuola sono liberi di sperimentare, di giocare e di divertirsi”. Alessandro Bolfo, studente di Neuro-psicomotricità: “A livello di emozioni devo dire che è una fatica, ma è una fatica bella perché viene ripagata, perché vedi che i bambini ti seguono, piace loro l’attività, sono contenti. Inoltre, studiando come terapista della neuro-psicomotricità, è un po’ il mio pane quotidiano del futuro”. Elisa Carena: “Studiando Scienze della Formazione Primaria, ho deciso di seguire la giocomotricità perché mi è stata data la possibilità di confrontarmi con un gruppo di bambini in un ambiente diverso da quello scolastico”. Lorenzo Dughera, studente Suism: “Sono i dati che parlano, l’Italia è all’ultimo posto nell’indice che riguarda il benessere fisico dei bambini in età compresa tra i tre e i dieci anni, quindi ho deciso di intraprendere il percorso di giocomotricità per indirizzate i bambini verso uno sport”. Elisabetta Ciravegna, laureanda in Scienze della Formazione Primaria: “Ciò che mi motiva a seguire la giocomotricità è l’amore per i bambini e il piacere di stare con loro, è un tempo che prendo per me, per dedicarmi però anche a loro. Ciò che, invece, mi motiva a livello più professionale è il fatto che credo che questo tipo di attività fisica sia molto importante fin da piccoli, soprattutto per sviluppare gli schemi motori di base”. E, infine, Domiziana Maccagni, studentessa di Matematica: “Inizialmente ho cominciato per aiutare la Polisportiva, a cui tengo molto. Poi ho compreso che ciò che realmente mi spinge a fare giocomotricità a 20/25 bambini sia il sorriso con cui loro ti salutano alla fine dell’ora”.
Esiste, inoltre, all’interno dell’attività, un microprogetto per la rifondazione del settore minibasket grazie al gruppo di istruttori Lorenzo-Federico -Davide che il prossimo anno aggiungeranno questo settore al già presente minivolley per i bambini dalla pima elementare in poi. E poi Moreno aggiunge: “Ogni allenamento si conclude con il saluto di gruppo “uno,due,tre,… AMICI” e la distribuzione della cioccolata vista come premio per come ci si comporta e non come diritto acquisito. Seguendo l’insegnamento di Papa Francesco poniamo grande attenzione alle parole “grazie, prego , per favore […]Ringraziamo “Istituto Flora Manfrinati” e “Le Educatrici apostole di Nostra Signora Universale” che ci mettono a disposizione la palestra di Testona e tutte le attrezzature contenute”. Orario attività: martedì 18:00-19:00 presso “Istituto Flora Manfrinati”, strada Revigliasco 69, Testona di Moncalieri. Davide Lucchetta

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