Attuare un piano per eliminare le barriere architettoniche in città

CENTRO – E’ giunto il momento di redigere ed attuare il Piano per la Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Lo propone il consigliere di opposizione Marco Cavaletto. «Trofarello, con migliaia di altri comuni italiani, non ha mai attuato la legge che oggi è arrivata ad avere ben 35 anni. Si tratta della legge 41 del 1986, ripresa da altra norma del 1992, che non ha mai trovato la simpatia degli amministratori comunali – esordisce Cavaletto – Sia chiaro, Trofarello è in ottima compagnia: molti comuni ne sono sprovvisti, ma ciò deve servirci da sprone per non volgere le spalle a chi ha necessità vitali e portare il nostro comune a quel livello minimo di civiltà richiesto dai tempi in cui viviamo: i disabili con limitate o nulle capacità motorie non possono più essere trascurati ma devono essere considerati cittadini come tutti coloro che fortunatamente hanno l’uso delle gambe.
A Trofarello si contano centinaia di situazioni difficili: NOI proponiamo, come gruppo di opposizione, alla Amministrazione comunale di redigere il piano, previsto dalla Legge, e per questo siamo disposti a collaborare perché la redazione di questo piano sia condivisa anche con i cittadini disabili e con le Associazioni che su questo terreno hanno dei suggerimenti e dei consigli utili.
La realizzazione del Piano è prevista da una Legge addirittura degli anni Ottanta. Il fatto che non si sia mai provveduto a realizzarlo è un segnale di indebolimento della attenzione verso le persone meno fortunate; con tutto ciò il Comune in questi anni ha preferito compiere alcuni interventi magari anche meritori, ma non organizzati all’interno di un Piano specifico.
Noi, invece, crediamo che sia utile realizzare questo Piano, perché l’approccio all’eliminazione delle barriere architettoniche deve essere sistematico. Quindi, ci deve essere un metodo, una definizione delle priorità, ma anche l’obiettivo di eliminarle tutte; quindi, ci deve essere anche un’uniformità nel tipo di interventi e la garanzia di
rispettare tutte le norme, che, tra l’altro, negli anni sono migliorate nella definizione
degli standard per l’eliminazione delle barriere.
Con un Piano organico e condiviso occorre anche stanziare risorse adeguate, anche nel medio-lungo periodo, perché ovviamente non si pretende che in un anno vengano eliminate tutte le barriere, ma perlomeno avere un Piano di lavoro che abbia un respiro di alcuni anni, anziché intervenire dove c’è la segnalazione o l’emergenza del momento.
Noi speriamo che questa iniziativa possa portare a un atto ampiamente condiviso, che rappresenti
la volontà non di una singola forza politica, ma di tutto il Consiglio Comunale, su un
tema sicuramente molto importante, che tocca direttamente la vita di tante persone che
hanno vari tipi di disabilità, non soltanto motoria, ma anche sensoriale e comunicativa.
Infatti, occorre sensibilizzare i cittadini (ma per primi i componenti del Consiglio comunale) perché sia ben chiaro di quali tipi di disabilità ci stiamo preoccupando.
La legge 104/92 vi sono le classificazioni delle varie disabilità sensoriali, che comprende le due disabilità principali di sordità e di cecità.
Parlare di disabilità sensoriale significa riferirsi soprattutto a tre tipologie di disabilità: Cecità o ipovisione, Sordità o ipoacusia, Sordo cecità.
Queste disabilità si associano a quelle motorie che per le loro caratteristiche sono più facili da riconoscere, per i cittadini cosiddetti “normodotati”.
Come rappresentante politico a livello provinciale di Piueuropa ho accompagnato in data 3 dicembre 2021 Miriam Abate, coordinatrice della cellula LUCA COSCIONI di Torino in Consiglio Regionale, dove abbiamo presentato una petizione perché la Regione si attivi nei confronti dei comuni piemontesi ad assolvere agli obblighi della legge 41 del 1986 ripresa dalla legge 104 del 1992! La petizione ha lo scopo di verificare la attuazione della legge sul territorio della nostra Regione e di sollecitare le amministrazioni comunali ancora inadempienti. Perché oltre a pregiudicare la vita di relazione e la comunicazione tra le persone, la disabilità sensoriale e la disabilità motoria incidono pesantemente sull’autonomia della persona nella vita quotidiana, portando verso il basso la qualità della vita di queste persone affette da disabilità ma anche ai loro parenti e alle persone che amorevolmente stanno loro vicine
– conclude Cavaletto – Per questo motivo la lista NOI per Trofarello ha aderito all’invito di sollecitare subito il nostro comune e nei prossimi giorni abbiamo intenzione di presentare una mozione al Consiglio comunale perché il Sindaco e la giunta, se lo riterranno opportuno, possano avviare il processo di condivisione da noi auspicato. Se lavoreremo insieme potremo raggiungere più in fretta e meglio gli obiettivi che qui abbiamo delineato.
Noi pensiamo che, a distanza di 35 anni dalla entrata in vigore della Legge, sia veramente giunto il momento di incominciare ad occuparcene».

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