Una giornata per ricordare le “Vittime innocenti” della mafia

CENTRO – «La cattura di Matteo Messina Denaro il 16 gennaio scorso ha riacceso – fortunatamente – l’attenzione generale sulle mafie e sulla loro attività, più o meno silenziosa ma sempre pericolosa per le istituzioni e per i cittadini onesti. La questione non riguarda solo la Sicilia o altri luoghi lontani, riguarda invece da vicino anche tutti noi e il nostro territorio – spiega Gianluca Mantoani per l’Associazione Movimento dei Cerini APS – Per fare solo un esempio, poche settimane fa è stata pubblicata la sentenza del processo Carminius-Fenice, che ha documentato l’attività della criminalità organizzata a Carmagnola ma anche a Santena, La Loggia, Nichelino, Moncalieri e altrove. A pagina 114 della sentenza, trattando delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ignazio Zito, i giudici scrivono: “Quanto all’operatività congiunta di Cosa Nostra con la ‘ndrangheta, Zito ha spiegato che nell’anno 2015 Matteo Messina Denaro e altri capi di Cosa Nostra avevano stretto un patto con i capi della ‘ndrangheta per lavorare assieme e diventare un’unica famiglia [il corsivo è nella sentenza] e quando egli si era traferito a Carmagnola aveva constatato la collaborazione di uomini di Cosa Nostra e della ‘ndrangheta e aveva chiesto spiegazioni a Rocco Zangrà il quale gli aveva riferito di questo accordo raggiunto dai capi delle due associazioni”.


Per venire direttamente a Trofarello, invece, nella lista dei beni confiscati per reato di associazione mafiosa in Piemonte si trovano due immobili siti in questo comune: una porzione del Castello di Rivera, sotto sequestro già dal 2016 e una porzione di una casa indipendente sita in via San Giovanni d’Arena, sotto sequestro dal 2019. Pensiamo ovviamente che questo sia abbastanza e che non sia necessario aspettare oltre, aspettare di imbattersi in prove ancora più evidenti, per decidere di opporsi concretamente a questa minaccia. Ma per essere efficaci è necessario agire insieme, far sentire la voce di una comunità intera.
Per queste ragioni abbiamo proposto all’Amministrazione di Trofarello, dato che l’anno scorso aveva deliberato di associarsi ad “Avviso Pubblico. Enti Locali e Regioni contro mafie e corruzione” di farsi promotrice della commemorazione pubblica della “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie”. La Giornata si celebra il 21 marzo, giunge alla sua 28° edizione ed è anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato mediante la legge n° 20/2017. Ogni anno è organizzata a livello nazionale da Libera ed Avviso Pubblico, quest’anno ha come tema e titolo: “E’ Possibile: pace, giustizia, verità, diritti, accoglienza, libertà” e avrà a Milano il suo momento centrale, oltre a molte iniziative collegate a livello regionale e locale.
Lo scorso 12 gennaio abbiamo dunque fatto questa proposta al Comune di Trofarello e la rilanciamo qui, pubblicamente, a tutti: cittadini, associazioni, parrocchie, negozianti, scuola… tutti – conclude Mantoani – Abbiamo chiesto al Comune di farsi promotore e parte attiva nell’organizzare questa comune risposta contro le mafie, attraverso un semplice ritrovo, con candele e fiaccole, nell’area di Piazza Europa, nella serata del 24 marzo per dare anche modo a chi ha intenzione di partecipare alle iniziative di Libera di farlo.
La nostra speranza è che si rinnovi quel senso di comunità che già alcuni anni fa aveva consentito di ricordare in modo sentito ed emozionante le vittime innocenti di mafia».

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