Il bilancio politico della sentenza quadri

CENTRO – Anche la maggioranza ha fatto un bilancio politico sulla questione della sentenza che solleva il comune dall’obbligo di risarcimento del danno. «L’Amministrazione Comunale – 12 persone a pochissimi mesi dall’insediamento – si è presa l’onere di predisporre e votare il provvedimento con il quale si è evitato il dissesto del Comune, prendendosi una dose di responsabilità, anche personale, senza precedenti – esordisce il sindaco Napoletano – Non dimentichiamo che anche il Gruppo Centro Destra Unito lo ha fatto, condividendo il percorso e assumendosi la responsabilità politica di quello che stavamo facendo. Che abbiamo fatto. A Tomeo il nostro grazie. Ma il gruppo NOI Trofarello, che ogni settimana ha qualcosa da insegnare sulle pagine di questo giornale, si è astenuto. Un’ astensione che ha il significato di “no grazie, non è un nostro problema!”. Le delibere passano grazie ai voti, non grazie alle polemiche. Non dimenticheremo da parte di NOI Trofarello la richiesta di togliere 30.000 euro dal capitolo della manutenzioni per redigere il Peba, richiesta sacrosanta ma in assenza di risorse bisognava darsi delle priorità.
Non dimenticheremo il consiglio di seguire altre strade rispetto alla transazione che abbiamo chiuso con Helvetia i cui effetti per la nostra comunità sarebbero stati NEFASTI (nb 27.04.22: «a trovare la strada più opportuna come il cosiddetto pre-dissesto»).
Non dimenticheremo la presa di posizione in consiglio comunale per l’affidamento dell’incarico per soli 7 mila euro a consulenti, tra cui professori universitari, per validare il percorso intrapreso per salvare l’Ente dal sicuro dissesto; per NOI Trofarello avremmo dovuto decidere una causa per danni da 16 milioni di euro forse lanciando una monetina?! (nb 27.04.22 «L’affidamento a questa società di consulenza può essere letto come una ammissione di debolezza … Ma allora perché spendere altri circa 10mila euro di consulenze, trasferte, a cui si sommano gli oltre 60mila euro di avvocati per poi andare a pagare, speriamo di no, un danno di 4 milioni di euro? si chiedono i consiglieri di Noi. E’ proprio necessario, sapendo che in caso di conferma in appello della sentenza di primo grado espressa dal Tribunale di Milano il Sindaco e la Giunta dovranno spiegare come ridurre all’osso i servizi – concludono Cavaletto ed il capogruppo Laura Sandrone – e soprattutto come aumentare sino al massimo consentito per legge tutte le tariffe comunali»)
– conclude Napoletano – Non dimenticheremo l’articolo apparso solo pochi giorni fa dove si imputava all’Amministrazione addirittura la colpa di non assumere ( nb 26.04.23 «i nostri Amministratori riducono il personale») quando abbiamo dovuto prendere decisioni impopolari per poter salvaguardare ogni euro, con un bilancio che non permetteva neppure di sostituire chi andava in pensione. Ed è stata anche presentata una interrogazione.
Le parole sono macigni e non dimenticheremo neppure una virgola.
Ci aspetta un grande lavoro per ripartire».

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