Al via la gara per costruire la nuova Leopardi

CENTRO – E’ partita la gara per la realizzazione della nuova scuola Leopardi. «Un percorso molto impegnativo, passato dalla rimodulazione tecnica del progetto, avendo messo mani sulla dislocazione degli spazi interni e auditorium, e tre adeguamenti prezzi a causa dell’aumento del costo delle materie prime. Il rispetto dei tempi molto stringenti imposti dall’Europa – commenta il sindaco Napoletano – L’impegno del bilancio comunale a sostenere ulteriori spese di supporto ad una opera il cui valore è il più grande mai gestito da una amministrazione di Trofarello. Sette milioni e settecentoquindici mila euro iva esclusa; nove milioni e mezzo iva inclusa. Finanziata con i fondi PNRR e GSE. Dopo il Polo Culturale e la nuova Palestra questo è il terzo grande cantiere messo in campo dall’Amministrazione. Forse il più importante, perché dovrà accogliere la nuova generazione di ragazzi in una didattica che cambia repentinamente. Inoltre, da questa opera parte la riqualificazione del centro cittadino, sarà un fiore all’occhiello per la città. La gara non sarà al massimo ribasso. Verranno premiate le migliori soluzioni tecniche e le migliorie. Basti pensare che su 100 punti 15 vengono assegnati rispetto al miglioramento degli aspetti e ambientali di fruibilità e accessibilità delle aree verdi esterne e 30 punti su migliorie quali la facciata ventilata, un sistema di tende oscuranti ad alta prestazione e altre finiture interne.
La gara, la cui competenza per importo è gestita dalla CUC di Moncalieri, è stata pubblicata il 21 giugno con scadenza di presentazione delle offerte al 17 luglio.
Le strategie progettuali adottate si sono articolate in una serie di aspetti costruttivi e funzionali tipici di un’edilizia eco-sostenibile ed eco-compatibile i cui obiettivi principali sono il massimo contenimento dei consumi di energia attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio, l’adozione di strategie passive quali la scelta delle facciate, il controllo dell’irraggiamento solare, l’illuminazione naturale, i bassi costi di manutenzione e a soluzioni tecnologie degli impianti che puntino al massimo confort. L’edificio esistente risulta inquadrato in classe di prestazione energetica F, il nuovo edificio sarà in classe A4 ENZEB (Nearly Zero Energy Building = Edificio a energia quasi zero). Un grande impianto fotovoltaico sul tetto garantirà alla scuola una minimizzazione dei costi di approvvigionamento, vi saranno sistemi di riscaldamento a pompa di calore, centrale di trattamento aria e impianto di ricambio d’aria in tutta la scuola, impianto di riscaldamento con pannelli radianti, led di ultima generazione
– continua Napoletano – L’intervento in oggetto porta a una diminuzione di circa 76% di immissione annua di Co2. L’edificio oggi è diviso in due blocchi, quello principale è il blocco mensa, per un totale di 15 mila metri cubi. La nuova scuola media, composta da tre blocchi, sarà più grande, circa 18 mila metri cubi in totale: laboratori all’avanguardia, due biblioteche, una sala per la musica e un auditorium. Fino a 15 aule per la didattica e 4 per attività speciali. Sono spazi pensati per essere adatti ad organizzare attività scolastiche ed extra scolastiche, una scuola aperta tutto il giorno. L’antisismicità è data non solo dalle particolari soluzioni progettuali ma anche nell’utilizzo di materiali quali XLAM, ossia l’utilizzo di pannelli di legno massiccio a strati incrociati, composti da più strati per la costruzione di pareti e solai – conclude il sindaco – L’Amministrazione ha puntato moltissimo sull’autosufficienza degli edifici di nuova realizzazione, la nuova scuola potrà contare su un parco fotovoltaico di 240 pannelli con 103.2 kWp Potenza Di Picco, venderemo l’energia prodotta quando non sarà necessaria, come nei periodi estivi di chiusura delle attività didattiche. Dalla demolizione del manufatto attuale, 520 giorni per la realizzazione. Un ringraziamento sincero al Rup dell’opera e a tutte le maestranze che stanno lavorando per arrivare al compimento dell’intervento».

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