L’estetica dell’immagine sbarca a Trofarello con il Fotoclub Neyrone

Sarà inaugurata martedì 12 settembre alle ore 21 presso la Galleria Filiberto Gorgerino al Centro Marzanati di Trofarello, in Via Cesare Battisti 25 la mostra Estetica dell’Immagine, mostra collettiva degli allievi della classe IIIG del Liceo Classico Cavour di Torino ad indirizzo per la comunicazione a cura di Paolo Forsennati con Paola Picotto, che viene riproposta a Trofarello dal fotoclub Neyrone.

«Il progetto si inserisce in un ambito di confronto e acquisizione di strumenti per la lettura dell’immagine, fotografia, video, rivolta sia alla pubblicità, sia alla comunicazione generica, in collaborazione con la professoressa Paola Picotto, loro docente di Storia dell’Arte spiegano gli organizzatori – Toccando argomentazioni varie dal concetto di bellezza sia soggettiva, sia oggettiva, agli argomenti più specificatamente tecnici di lettura dell’immagine, significati e significanti, percezione visiva e percezione subliminale, carrellata su visioni di luce, prospettiva, colore, con i ragazzi si è cercato di esplorare i meccanismi che stanno dietro a percezioni mentali e visive, parametrandole al vissuto odierno di una generazione che per immagine sottintende la ripresa di attimi di vita, avendo come medium un telefono cellulare che permette di catturare situazioni diverse fra loro. La classe composta da allievi intelligenti, pronti, dinamici, simpatici e ironici allo stesso tempo, si è interessata notevolmente ed entusiasticamente agli argomenti trattati. I risultati si sono evidenziati nella assegnazione di incarico “semi-professionale” dove era stata formulata loro la richiesta di realizzazione di un percorso mentale e visivo di un oggetto apparentemente anche insignificante, in relazione ad un percorso mentale, ambientale, emozionale che si dipanasse nell’arco di 6 giorni, cercando di trasferire nelle immagini (non era determinante il medium utilizzato) quella conoscenza già acquisita durante lo studio della materia, oppure la novità del “sentire il suono” di quelle situazioni che avrebbero scelto e utilizzato per realizzare l’incarico – continuano gli organizzatori della mostra riproposta a Trofarello – Il percorso stesso era stato nominato come “6 scatti in 6 giorni; uno al giorno”.

A ciò si è richiesta pure una piccola sinossi o scheda esplicativa di integrazione alle immagini che permettessero agli eventuali osservatori esterni di orientarsi all’interno del percorso individuale. Durante l’analisi e l’esame delle immagini proposte, abbiamo riscontrato, complice anche sicuramente la fase adolescenziale in transizione ad una fase più consapevole ed adulta, come gli allievi abbiano esternato molto più delle mere immagini selezionate, ma esposto molto del loro vissuto, in certi casi molto introspettivo ed intimo, manifestando così la loro emotività, emozione, coscienza, disponibilità e trasparenza verso altri interlocutori. La presidenza e i professori del Liceo hanno permesso così di allestire all’interno dell’istituto una mostra con l’esposizione delle stampe degli scatti, con la entusiastica partecipazione dei genitori degli studenti».

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