Il gruppo consiliare Noi Trofarello fa pressing sull’approvazione del Piano contro le barriere architettoniche

Pressing sotto il sol leone sul Piano contro le barriere architettoniche.

Cavaletto di che si tratta? «Come gruppo NOI Trofarello rineniamo ormai maturo il tempo perché l’Amministrazione provveda a redigere il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche.Come i cittadini ricorderanno nel mese di dicembre del 2021 abbiamo presentato una mozione che è stata approvata con impercettibili modifiche da tutto il Consiglio Comunale sull’applicazione della legge 41/86 che prevede la realizzazione da parte dei Comuni di un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA)».

In cosa consisteva questa richiesta? Ce lo ricordi… «Avevamo chiesto (ed oggi siamo qui a ricordare che non dobbiamo far passare altro tempo), che il Comune si dotasse del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche che nel corso dei prossimi anni (con piccoli ma significativi impegni annuali) produca a favore di tutti, disabili e non, un percorso che consenta l’eliminazione graduale di questi ostacoli. Se i cittadini sono davvero uguali di fronte alle leggi, se come contribuenti devono pagare le tasse per ottenere servizi da stato e comuni, allora è giusto considerare che chi soffre per disabilità deve poter essere posto sullo stesso piano di tutti gli altri cittadini ed avere lo stesso livello di servizi: dalla possibilità di poter accedere ai negozi, di poter transitare sui marciapiedi spesso occupati da autovetture o peggio con scalini non affiancati da idonee discese per facilitare l’accesso con le sedie a rotelle e così via.
il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà è alla base della
Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con disabilità (del 2006), che
individua proprio nell’esistenza di barriere di varia natura l’ostacolo principale alla effettiva
partecipazione sociale di tutti i cittadini».

In cosa dovrebbe consistere questo piano? «Un piano attuabile e serio dovrebbe prevedere una delega specifica alla “disabilità” (da attribuire ad un assessore o a un consigliere delegato) per la quale occorrono certamente risorse economiche ma soprattutto risorse umane da coinvolgere anche allo scopo di produrre risparmi di spesa nel conseguire l’obiettivo voluto.
Mi riferisco non solo alla collaborazione di tutti gli assessori che gestiscono deleghe diverse ma anche ad associazioni operanti sul territorio a favore del segmento di popolazione più debole ed esposta. In più pensiamo sia necessario coinvolgere in questo lavoro anche alcune persone con disabilità (e non solo motorie) allo scopo di meglio conoscere le difficoltà con cui sono costretti a vivere nella loro socialità. Solo così sarà possibile redigere una mappatura del territorio per individuare le zone più sensibili, quartiere per quartiere, allo scopo di individuare le priorità e le urgenze.
Non crediamo occorrano molti denari, mentre siamo certi che occorra lavorare molto tutti insieme perché un piano che si articolerà sugli esercizi finanziari dei prossimi anni possa produrre gli effetti sperati»
.

Arriviamo al punto Cavaletto… Cosa chiedete al sindaco Napoletano? «Per essere concreti chiediamo alla amministrazione una serie di cose:
• di predisporre tempestivamente un Piano di Eliminazione delle barriere Architettoniche Sensoriali e Comunicative secondo quanto previsto dalle leggi in vigore;
• sperimentare nella stesura del Piano modalità innovative di inclusione, tramite la partecipazione diretta di alcuni soggetti disabili, anche tramite WEB, per raccogliere segnalazioni proposte e commenti da parte di cittadini e associazioni per rendere pubblico il piano medesimo nella sua costruzione e per renderlo da subito condiviso da parte dei cittadini una volta approvato, sapendo che per la sua realizzazione pratica occorreranno i tempi necessari e le risorse che si dovranno rendere disponibili nell’arco di tempo considerato per la realizzazione del Piano medesimo;
• individuare un gruppo di lavoro composto dagli assessorati comunali e le associazioni presenti sul territorio che per vocazione e interesse abbiano interessi generalizzati relativi alla mobilità dei disabili e alla fruibilità degli spazi pubblici cittadini da parte dei disabili;
• definire una quota di bilancio all’interno dei capitoli dedicati alle manutenzioni indirizzata ad implementare le azioni specifiche previste dal PEBA ed indirizzare a tal fine anche una percentuale degli oneri dovuti relativamente ai permessi a costruire rilasciati dal Comune. NOI Trofarello è disponibile a collaborare attivamente su questo obiettivo»
.

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